Il Tataurso Imperiale

Descrizione prodotto

“…….Alex in cuor suo aveva un solo desiderio, conoscere gente e condividere a pieno le loro storie. All’insegna dell’avventura voleva oltrepassare l’ordinario per accedere allo straordinario della vita.

Nel merito gli dei, quelli veri, non le solite baggianate, discutevano animatamente sulla sorte del ragazzo. La sua giovane età giustificava per alcuni questa avidità, mentre per altri era segno di presunzione.

Una delle divinità minori ci mise un bel po’ a smorzare i toni contrari degli altri e rendere tutti più indulgenti. Fece ricorso a tutta la sua capacità di persuasione illustrando con dovizia di particolari il perché si dovesse assecondare quel giovane uomo.

Tuttavia il vero motivo per cui la dea si sperticò risiedeva in un leggero sorriso di Alex, un sorriso appena abbozzato, una contrazione delle labbra che finiva per interessare la guancia destra fino a creare una piccola fossetta. La vita di Alex dipendeva soltanto da quella..”

Con Il Tataurso imperiale Gabriele Lucci esordisce nella narrativa dopo un’opera teatrale, Stazione di transito, e un omaggio al cinema, La diabolica ossessione. Direttore scientifico per diversi anni della sezione Cinema di Mondadori-Electa ha curato la Collana di Dizionari del cinema, di cui ha scritto anche quattro titoli (Noie, Musical, Animazione, Western), tradotti in vari Paesi, e curato le pubblicazioni sui premi Oscar Nestor Almendros, Vittorio Storaro, Dante Ferretti ed Ennio Morricone (Premio Efebo d’oro miglior libro di cinema 2008). Ha fondato l’istituto cinematografico “La Lanterna Magica” e con Vittorio Storaro l’Accademia dell’Immagine. Per l’attività svolta a favore del cinema ha ricevuto a Hollywood il tributo dell’American Society of Cinematographers.