Sicurezza: 4 anni di inutili appelli, e ora il sindaco pensa di dimettersi
Martinsicuro – NESSUNO HA DATO PESO AL RISCHIO CRIMINALITA’ – La costa teramana a Villa Rosa e Martinsicuro è inquinata, ma non nell’acqua del mare, bensì nel tessuto sociale: delinquenza dilagante, traffici di droga, piccola e grande criminalità , prostituzione, furti. Una zona calda ma lo Stato pare non accorgersene. Tant’è vero che da 4 anni almeno il sindaco Abramo Di Salvatore (foto) lancia appelli, chiede attenzione, sostiene iniziative per avere più sorveglianza, più carabinieri, più mezzi per combattere la criminalità . Ma, dice in tv oggi, gli appelli sono rimasti inascoltati. E ora siamo agli attentati intimidatori contro magistrati e carabinieri: sintomo chiaro di un livello sempre più preoccupante del guasto sociale. E se attenzione non vi sarà , dice il sindaco, come finora non c’è stata, sarò costretto a dimettermi, così finalmente suonerà l’allarme. Le auto del gip Tommolini e del maresciallo dei ROS De Cicco bruciate sono un forte innalzamento del livello di allarme. Oggi quanto è accaduto è stato oggetto di una riunione, a Teramo, del comitato provinciale per la sicurezza, convocato dal prefetto Annalia Di Ruocco, con questore, comandante dei crabinieri e altri forze dell’ordine. Misure di sorveglianza e sicurezza sono state già adottate, e le autorità portano avanti un’indagine silenziosa e approfondita. Si è ottimisti, anche se non ufficialmente, sul buon esito delle indagini sugli attentatori: sapere se sono solo esecutori, o esecutori e mandanti allo stesso tempo. Martinsicuro, ma anche il resto del territorio teramano, sono impressionati da quanto è accaduto, che non ha precedenti. Il crimine pare voler alzare il tiro e fare sul serio. La risposta dovrà essere per forza adeguata, e non è solo il sindaco a pretenderlo. E’ soprattutto l’opinione pubblica, i cittadini di una zona che fu tranquilla e non lo è più.
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