Doppio attentato, si cercano filmati


Martinsicuro – La zona è dotata di telecamere di sorveglianza, quindi si spera di poter ricevere aiuto dai filmati. E’ la sola novità che sia emersa nelle indagini sul doppio attentato a Martinsicuro ai danni del gip del tribunale di Teramo, Marina Tommolini, e del maresciallo dei carabinieri ROS Di Cicco. Ai due rappresentanti della legge, che abitano a Martinsicuro e lavorano a Teramo, sono state bruciate le rispettive automobili, nei pressi delle loro abitazioni. Bruciate con tecnica da esperti, il che fa pensare, come del resto anche altri elementi, a gente che sa quello che fa ed ha voluto “colpire” persone da tempo nel mirino. La Tommolini è un magistrato che si occupa di diverse vicende rilevanti penalmente, come anche il sottufficiale dei ROS dell’arma. La zona dell’attentato è tra le più problematiche in Abruzzo: sulla costa teramana scorrazzano e spadroneggiano bande di spacciatori, racket della prostituzione, criminalità di varie tendenze e “specialità”. La Tommolini ha lavorato, tra i tanti altri casi, anche al delitto Fadani di Alba Adriatica, implicati esponenti del mondo rom. Sulle indagini svolte in passato si punta, per cercare di capire chi ci sia dietro l’inquietante gesto criminoso, che sa di avvertimento, di minaccia, di forte tentativo di intimidazione. Non è ritenuto un caso che gli incendi siano stati appiccati a Martinsicuro. E’0 probabile che la Procura di teramo e i carabinieri siano in possesso di elementi importanti, ma il riserbo è impenetrabile. Si lavora con determinazione e in silenzio. Azioni del genere contro un magistrato e contro un carabiniere sono ritenute gravi e non vi sono precedenti, almeno per quanto riguarda i magistrati.


20 Novembre 2011

Categoria : Cronaca
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