Cialente:”Mi tolgo la fascia” -Giuliante:”Basta con le sceneggiate”-Lolli:”Solo chiacchiere”


lolli-on-giovanniL’Aquila – Politica ribollente. Il sindaco Cialente ha fatto sapere oggi ad alcuni giornalisti che non indosserà più la fascia tricolore, per protesta contro il Governo che intende far pagare, nei prossimi mesi, ai terremotati le tasse oggi sospese. L’on.Lolli si è schierato anche lui contro chi “fa solo chiacchiere, mentre il provvedimento sulle tasse sta andando in commissione senza modifiche favorevoli all’Abruzzo. Il capogruppo del PDL Gianfranco Giuliante parte a testa bassa: ”Il fatto che Massimo Cialente sia anche presidente dell’Accademia dell’immagine non giustifica il sistematico ricorso alla sceneggiata, l’ultima delle quali, l’annuncio di non voler piu’ indossare la fascia da sindaco neanche ai matrimoni, poteva risparmiarcela.
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Altrettanto stravagante e’ che vengano enfatizzate solo ora, al momento della paventata restituzione, le cifre di cui gli aquilani hanno beneficiato con i versamenti fiscali e previdenziali: i 23 mln al mese per gli arretrati e il totale di 513 mln in piu’ in due anni”. Lo afferma Gianfranco Giuliante, presidente del gruppo consiliare regionale del PdL in Abruzzo, secondo cui ”la variabilita’ di certi atteggiamenti chiaramente strumentali dimostra come ogni sua iniziativa cerchi solo visibilita’ politica e lo faccia a scapito dell’interesse della citta’ che, proprio in questi giorni, ha conquistato la scena nazionale grazie all’inadeguatezza, per non dire altro, dell’amministrazione comunale”.
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”In riferimento alla restituzione delle somme – spiega l’esponente del PdL – bisogna prendere atto di due situazioni concomitanti: le dichiarazioni a tal riguardo di Berlusconi che, venendo a L’Aquila, ha ribadito che i cittadini aquilani riceveranno lo stesso trattamento riservato in passato a chi ha subito calamita’ del genere, e il conseguente accantonamento del relativo articolo del decreto con il rinvio della discussione a lunedi’, data in cui – e’ ipotesi ormai certa – il governo si presentera’ con un maxi-emendamento che, come auspico, recepira’ l’indirizzo espresso dal presidente del consiglio e assorbira’ l’analogo emendamento gia’ opportunamente presentato dall’onorevole Marcello de Angelis. ”Peccato solo, piuttosto, che il continuo richiamo di Cialente al modello umbro non sia stato tenuto in considerazione, e proprio dal primo cittadino, in materia di smaltimento delle macerie del terremoto. I costi sostenuti in quella esperienza, per quanto attualizzabili, rimangono di molto inferiori a quelli proposti dalla ditta inattiva cui il sindaco ha aggiudicato i lavori e recepiti supinamente dall’amministrazione con delibera di giunta. Sarebbe interessante, a tal proposito – conclude Giuliante – che il sindaco comunicasse alla pubblica opinione la comparazione dei rispettivi costi e delle siderali differenze tra gli stessi – salvo poi spiegare, una volta per tutte, perche’ si e’ deciso di intraprendere una certa strada”.
CIALENTE – “Se, lunedi’ prossimo, in sede di Commissione Finanze e Bilancio della Camera – ha detto Cialente nel corso di una conferenza stampa – non dovessero essere votati due emendamenti, il primo che riguarda la proroga di altri sei mesi del pagamento dei tributi, il secondo sul dilazionamento degli stessi in 24 rate per un arco temporale di dieci anni con una forfettizzazione del 40%, dovrò farmi sentire. Non ce la facciamo – ha esclamato Cialente – a pagare tutte queste tasse. La mia gente, e parlo come primo cittadino, che prima di alzava tutte le mattine per andare a lavorare, non ha piu’ il posto fisico dove lavorare ne’ le abitazioni. Come facciamo a restituire per due anni 23 milioni di euro al mese, cosi’ come ha previsto il Governo? Siamo dissanguati – ha proseguito Cialente – il Governo non ha capito cosa realmente e’ successo il 6 aprile all’ Aquila, non si tratta di una questione di schieramento politico ma di sopravvivenza della stessa comunita’ aquilana, se devono lasciarci in questa situazione non indossero’ piu’ la fascia tricolore da sindaco, la restituiro’ al capo dello Stato e la riprendero’ solo quando vedro’ che questo Paese ci e’ vicino”. Il sindaco ha criticato, fortemente, anche la scelta di non destinare i proventi dello scudo fiscale alle aree terremotate. Gli emendamenti che verranno discussi lunedi’ sono stati presentati oltre che dal Pd, Udc, Mpa, Idv e dal parlamentare Marcello De Angelis del Pdl.
DONADI – “Il sindaco Cialente ha ragione. Il governo ed il parlamento devono ascoltare le ragioni dei cittadini aquilani. Non si puo’ far finta di niente e pensare che L’Aquila sia tornata ad una situazione di normalita’. Non vorremmo che, passato il G8, una coltre di silenzio cada sul dramma della popolazione terremotata. L’Idv presentera’ in Parlamento norme a sostegno dei cittadini colpiti dal sisma, perche’ l’emergenza ancora non e’ finita”. Lo afferma il capogruppo Idv alla Camera Massimo Donadi.
CASINI – “Il grido di dolore lanciato dal Sindaco dell’Aquila Massimo Cialente, non puo’ cadere nel vuoto. Per quanto ci riguarda ci impegniamo immediatamente ad incontrare le autorita’ locali per capire quali provvedimenti devono essere adottati perche’ gli aquilani non si sentano soli e abbandonati. Finiti gli effetti speciali del G8, ora si torna alla normalita’. Noi opereremo perche’ la normalita’ non coincida con l’oblio e perche’ non si disperda quella leale collaborazione fra poteri dello Stato che e’ condizione fondamentale per vincere la sfida del dopo terremoto”. Lo dichiara in una nota il leader dell’UDC Pier Ferdinando Casini.
(Nelle foto: L’on. Giovanni Lolli, il sindaco Cialente e il capogruppo PdL Giuliante)


18 Luglio 2009

Categoria : Politica
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