Ci mancava solo l’autunno secco
(di G.Col.) – (Foto: Monti della Laga, boschi di Martese) – Guardiamo il Gran Sasso, dalla parte aquilana e da quella teramana. Ha i suoi colori autunnali, la sua superficie ricca di ombre e luci, dal momento dell’alba quando il Sole lo inonda dall’Adriatico. Entra nella notte con i suoi profili imponenti di grande montagna nel cuore d’Italia. La Luna, che in questi giorni è sparita, lo schiariva, scuro e addormentato. Come non accadeva da molti anni, il 20 novembre sulla grande montagna manca la neve. Solitamente il Gran Sasso a ottobre indossa l’abito bianco che tiene fino a giugno inoltrato. 2011, c’è anche questa anomalia, perchè a ben riflettere, di anomalia si tratta, e nemmeno trascurabile. L’autunno non ha portato un fiocco di vera neve sulle montagne appenniniche, e in novembre ha anche smesso di piovere.
Nel versante teramano dei Monti della Laga, ci sono problemi di siccità . Manca l’acqua come in piena estate. Il freddo si fa sentire, specie di notte, ma sostanzialmente ancora non si verificano vere gelate, se non ad alta quota. . E pure questa è una stranezza. Poi magari, in poche ore, pioverà tanto che torneranno alluvioni ed esondazioni. Ma l’autunno secco proprio ci mancava, nel libricino degli appunti climatici che andiamo scrivendo da una decina d’anni. Carta e penna, come una volta. Scriviamo per il novembre 2011: “Mese senza pioggia e senza neve sulle montagne”. Chi sa cosa dovremo scrivere man mano che il tempo passa. Forse 30 gradi a dicembre, oppure nevicata a giugno. Oppure non ci sarà più bisogno di scrivere, perchè nessuno leggerà .
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