SASI: Di Stefano attacca, Scutti spiega


Lanciano – “Chiediamo le dimissioni del cda della Sasi per la gestione cieca e irresponsabile del servizio idrico nel chietino”. E’ quanto ha dichiarato il senatore e vice coordinatore regionale del Pdl, Fabrizio Di Stefano, nel corso di una conferenza stampa convocata alla presenza dell’ex sindaco di Lanciano, Filippo Paolini. “La Sasi e’ una spa il cui capitale e’ interamente pubblico, i soci sono i comuni dell’ex Ato 6 Chietino: denunciamo le irregolarita’ nella gestione che dovrebbe essere tecnica e non politica del cda attuale, quantunque i tre membri siano stati nominati dal centrosinistra. I tecnici del tribunale hanno elencato a seguito dell’impugnativa di bilancio del 31 dicembre 2008 ad opera di 12 comuni le seguenti irregolarità: l’incremento tariffario operato dalla Sasi, l’omesso ammortamento dei beni Isi, la consistenza del fondo svalutazione crediti e l’omessa certificazione di bilanci Sasi da parte di societa’ di revisione. La Sasi e’ oltre il baratro con un’esposizione debitoria sommaria di circa 13 milioni di euro. A questo si aggiunga la mancata manutenzione straordinaria e gli inconcepibili provvedimenti presi nei confronti di un sindacalista. Inoltre – ha concluso il senatore Di Stefano – denuncio l’assunzione a chiamata diretta di 10 persone tutte riconducibili per parentele e paesi di provenienza all’area Pd, così come i 10 avvocati chiamati per riscuotere le bollette”. La Sasi spa è la società che gestisce il servizio idrico – acquedotti, depurazione e fognature – per i circa 150 mila utenti dei 92 comuni del comprensorio frentano che costituivano l’Ato 6 Chietino.

SCUTTI REPLICA – La Sasi e’ impegnata nel tentativo di “sanare il bilancio con un grande piano industriale che prevede un miglior utilizzo del personale e dei turni di lavoro”. E’ quanto dichiara in una nota Domenico Scutti, presidente del Cda della Sasi spa – societa’ che gestisce il servizio idrico di oltre 90 comuni del chietino – a proposito delle azioni messe in atto per fronteggiare la situazione debitoria dell’azienda. “Il cda Sasi, nel tentativo di sanare il bilancio, ha predisposto un grosso piano industriale che prevede un miglior utilizzo del personale nonche’ dei turni di lavoro. Sono un tecnico e non mi sono mai occupato di politica – sottolinea Scutti – ho accettato questa sfida per far si che l’azienda rimanesse ad appannaggio dei Comuni e quindi dei cittadini. Le azioni che Sasi sta mettendo in atto sono state tutte presentate e approvate in Regione e rispondono ad una strategia regionale di razionalizzazione dei costi e di ottimizzazione delle risorse. Tutto e’ stato fatto alla luce del sole – aggiunge Scutti – e avrei preferito che il senatore Di Stefano mi avesse reso partecipe delle sue perplessita’, sostenute da chi ha usato una demagogia spicciola e non valide motivazioni sulla questione”.


19 Novembre 2011

Categoria : Cronaca
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