Delitto Rea: Parolisi chiede il processo


Teramo – OGGI CON LUI PER TRE ORE IL DIFENSORE AVV.GENTILE – “Processatemi”. Salvatore Parolisi (foto) rompe il silenzio e manifesta, all’avvocato Nicodemo Gentile, il desiderio di voler andare dritto al processo. Il legale di fiducia di Parolisi ha lasciato il carcere di Teramo intorno alle 13, riferisce l’AGI. Era entrato alle 10 circa di stamane e per tre ore si e’ intrattenuto con il caporalmaggiore in carcere con l’accusa di omicidio volontario pluriaggravato della ex moglie Melania Rea, avvenuto il 18 aprile scorso alle Casermette di Ripe di Civitella del Tronto.. Fisicamente Parolisi sta bene. “E’ molto determinato sulla sua posizione processuale ed e’ forte emotivamente – dice Gentile. E’ motivato a combattere la battaglia legale per dimostrare la sua innocenza ma quando si parla della figlia viene sopraffatto dalla sconforto. Vuole vederla, ha bisogno di vederla. Mi ha ripetuto durante il colloquio di volere il processo”. Parolisi, racconta ancora Nicodemo Gentile, non riesce a comprendere perche’ debba restare in carcere senza che a suo carico sia emerso alcun elemento di colpevolezza, alcuna nuova prova che lo inchiodi.
Quello dell’ex marito di Melania Rea e’ un ragionamento atecnico che si scontra pero’ con la procedura. “Teramo sta facendo come Ascoli”, dice ancora l’avvocato Gentile riportando il contenuto del lungo colloquio con il suo assistito. “Sta ascoltando le stesse persone, anche piu’ di una volta. Salvatore si domanda a questo punto perche’ non si stiano facendo indagini a 360 gradi. E’ amareggiato dal fatto che vengono fuori nuove prove che non sono a suo carico e che quindi esiste qualcosa di alternativo che non si vuole seguire”. Secondo Parolisi, contionua l’AGI, il pericolo di inquinamento delle prove che e’ alla base della sua detenzione, non ci sarebbe perche’ le indagini, a suo parere, sono concluse e non danno alcuno slancio nuovo all’inchiesta. “Non c’e’ stato alcun elemento nuovo a carico del nostro assistito – dice Gentile che con Valter Biscotti difende il sottufficiale della caserma di Ascoli Piceno – nemmeno tra i 250 reperti al vaglio del Ris di Roma. E’ stucchevole per Salvatore ascoltare il solito valzer sulla relazione con Ludovica perche’ altro non esiste su di lui”. Quanto all’appuntamento con la Cassazione previsto per il 28 novembre, giorno in cui si sapra’ se Salvatore tornera’ libero, Gentile aggiunge: “siamo avvocati con i piedi per terra ed accetteremo qualsiasi esito derivi dal giudizio della Suprema Corte. Puntiamo la nostra difesa su obiezioni tecniche non elemosiniamo giustizia”. Quanto allo stato economico, Parolisi ha subito la decurtazione dello stipendio “ma – spiega infine Gentile – ha una famiglia che lo sostiene e lo aiuta”.


18 Novembre 2011

Categoria : Cronaca
del.icio.us    Facebook    Google Bookmark    Linkedin    Segnalo    Sphinn    Technorati    Wikio    Twitter    MySpace    Live    Stampa Articolo    Invia Articolo   




Non c'è ancora nessun commento.

Lascia un commento

Utente

Articoli Correlati