Violento spesso è il datore di lavoro
Teramo – Violenza e abusi a carico delle donne migranti: i risultati del rapporto “Ricerca Abruzzo” illustrati domani al seminario del progetto Iris-Daphne. Il Rapporto fotografa il fenomeno delle violenze e degli abusi nei confronti delle donne migranti presenti sul territorio. Nel 34% dei casi rilevati la violenza viene dal datore di lavoro; gli operatori socio-sanitari intervistati confermano la presenza sul territorio di pratiche dannose, come le mutilazioni genitali femminili. Domani 16 novembre, dalle 9 alle 14, presso la sala polifunzionale di via Comi, la Provincia di Teramo organizza il seminario locale del progetto IRIS, cofinanziato nell’ambito del programma comunitario “Daphne III”, sul tema: “Percorsi di accoglienza tra culture e servizi in rete”. Nell’occasione saranno presentati i risultati del “Rapporto ricerca Abruzzo”, un’indagine svolta su testimoni privilegiati, quali operatori e addetti ai servizi socio-sanitari locali, che svela le dimensioni del fenomeno delle violenze e degli abusi a carico delle donne migranti presenti nei territori delle province di Teramo e Pescara, con particolare riferimento a quelli legati a pratiche tradizionali dannose. Tra le province abruzzesi e’ quella di Teramo ad accogliere il maggior numero di immigrati (21mila) , con quasi il 7% della popolazione residente costituita da stranieri, con prevalenza di donne (52,52%). E soprattutto donne (63,3%) sono gli utenti che si rivolgono ai servizi presenti sul territorio (ospedali, ambulatori, sportelli immigrati ecc.) Nel seminario di domani saranno, in particolare, presentati i dati analitici del fenomeno, rilevati attraverso una duplice ricerca quantitativa (somministrazione di questionari) e qualitativa (interviste agli operatori). Tra le risultanze piu’ significative e’ che il 71% del campione intervistato dichiara di essere venuto a conoscenza nell’ultimo triennio di situazioni di violenza subi’te da donne migranti. Per quanto riguarda le forme di violenza osservate, al primo posto episodi di violenza psicologica (87%); seguiti da violenza verbale (75,7%) e violenza fisica (58,6%); numerosi anche i casi (77%) di accertamento della compresenza di piu’ forme di violenza.
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