ANCE su parcelle progettisti
L’Aquila – “L’Ordinanza 3978 che, in caso di ritardi nella riconsegna dei lavori, decurta le parcelle dei progettisti, non poteva inserire penali per le ditte esecutrici in quanto queste esistono già con o senza la nuova ordinanza”. Desidera precisarlo il Presidente dell’ANCE costruttori Gianni Frattale in merito ad alcune inesattezze rese nelle dichiarazioni del Presidente dell’Ordine degli Ingegneri Paolo De Santis sulla stampa di oggi in cui si dice che pagano tutti tranne gli imprenditori.
Frattale spiega che i vincoli del contratto con il committente già impediscono qualsiasi sforamento dei tempi stabiliti, pena il pagamento da parte della ditta di salatissime penali. E’ anche noto che le regole fissate dalle strutture commissariali impongono un limite massimo di 24 mesi per la riconsegna dei lavori e che, a differenza dei progettisti, le imprese inadempienti, oltre alle penali, possono vedersi rescisso il contratto in caso di ritardi ingiustificati.
Se questo non bastasse, le imprese aderenti all’ANCE L’Aquila si sono dotate da tempo di ulteriori strumenti che possono essere adotatti per una tranquillità in più del cittadino committente: il Contratto Tipo, il Rating ed il pacchetto fidejussorio con la polizza postuma decennale.
Il Contratto Tipo è stato studiato per formalizzare tutti gli aspetti legati ad una ricostruzione degli immobili sicura, di qualità ed in tempi certi.
Il Rating è una specie di pagella per ogni impresa che permette al cittadino di scegliere quella che più si addice al tipo di lavoro da eseguire e soprattutto di capire che tipo di esperienza ha maturato l’impresa stessa.
Le fidejussioni assicurano la buona e corretta esecuzione dei lavori per tutta la durata del cantiere, e dunque l’adempimento contrattuale. A lavori finiti interviene la copertura di una assicurazione postuma decennale che garantisce i lavori eseguiti per ben dieci anni.
Alla luce di quanto sopra il Presidente Frattale commenta: “Gli imprenditori della provincia dell’Aquila non si sono mai tirati indietro di fronte all’assunzione di responsabilità. Siamo sicuri della nostra professionalità e quindi non abbiamo problemi a metterci la faccia. Anzi, siamo disposti a fare di più, e lo abbiamo più volte ribadito proponendo addirittura di anticipare i costi dei cantieri, purché si chiuda l’eterna polemica e si parta con la ricostruzione”.
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