Febbo agli agricoltori del Fucino


Pescara – “Posso rassicurare le associazioni di categoria che la Direzione Agricoltura è attenta e sta coadiuvando costantemente, rispettando regole e tempistica, il Consorzio del Fucino presso il Ministero per le procedure necessarie richieste per il nuovo Disciplinare e certificazione IGP della Carota”. Cosi risponde l’assessore regionale alle Politiche Agricole Mauro Febbo alle preoccupazioni degli agricoltori fucensi. “E’ fuori luogo il paragone fatto con la patata di Bologna poiché ogni prodotto ha una relativa tempistica, metodologia e storia. Voglio informare che il Consorzio ha protocollato le relative modifiche alla certificazione IGP della Carota del Fucino presso il Ministero dell’Agricoltura il 10 Novembre scorso così da definire il Nuovo Disciplinare. I produttori sono a conoscenza che le modifiche sono state inevitabili e necessarie affinché il betacarotene e le proteine rispettassero i parametri e limiti consentiti per legge. Questo meticoloso lavoro è stato svolto anche grazie ad un apporto scientifico realizzato dal Centro ricerca Crab di Avezzano per garantire sul mercato la qualità e il Marchio della Carota del Fucino. Sono convinto che per fine anno o inizio 2012 si concluderà questo lavoro con una pubblica audizione e sopralluogo del Ministero dell’Agricoltura così da ottenere la certificazione IGP. Invece – sottolinea l’assessore Febbo – l’iter per il riconoscimento DOP per la Patata dell’Altopiano del Fucino è anch’esso in dirittura di arrivo. La Direzione agricoltura della Regione Abruzzo, come sollecitato dal Ministero, sta inoltrato i dati e la documentazione storiografica sul famoso prodotto della vallata così da completare gli adempimenti. Quindi – conclude Febbo – con impegno e in collaborazione con il Ministero stiamo cercando di perseguire due importanti risultati per la Marsica. I produttori e gli agricoltori possono essere certi di constatare in breve tempo che sia la certificazione IGP della Carota che il riconoscimento della Patata DOP del Fucino andranno a incidere in modo rilevante nei mercati ortofrutticoli”.


15 Novembre 2011

Categoria : Economia
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