Lettera di una mamma ai liceali


L’Aquila – “NON ACCETTATE IPOTECHE E SITUAZIONI PROVVISORIE” – Roberta Gargano, che si definisce una mamma aquilana, ci prega di divulgare questa sua lettera agli studenti del liceo classico: “Cari ragazzi, sono una mamma e come tale ho deciso di scrivervi questa lettera per rivolgervi un appello: alzate la testa, non abbiate paura!
La vostra protesta mi spacca il cuore e dovrebbe spaccare il cuore a tutti gli adulti di questa Città, non siamo riusciti, a quasi tre anni dal terremoto che ha sconvolto il nostro territorio, a restituirvi luoghi vitali dove farvi crescere, luoghi bonificati dalle ipocrisie commerciali e speculative dove le vostre vite possano incrociarsi anche casualmente, luoghi puliti ed attrezzati dove si possa andare a fare niente, quel niente che è la componente essenziale di tutte le coscienze che maturano.
Vi vedo oggi chiedere ancora un luogo provvisorio dove incontrarvi, basta!, non accettate più il provvisorio! Non bastano le case provvisorie? Le scuole provvisorie? Una città provvisoria? Dovete esigere soluzioni definitive: con gli stessi tempi e con gli stessi soldi tante cose possono essere realizzate!
Io non voglio che i miei figli crescano sotto tendoni o dentro container, nessun padre e nessuna madre possono accettare di collocare i loro figli nello squallore; abbiate coraggio, strillate, noi vi dobbiamo il futuro e nessun presente può essere provvisorio alla vostra splendida età.
Non accettate niente di meno di quello a cui avete diritto, il terremoto ha fatto solo crollare gli edifici, non sono crollate le vostre potenzialità né le vostre intelligenze, aspirate ai grattacieli, non alle baracche!
Onorate le vittime della nostra Città chiedendoci di ricostruire subito quello che ci era stato affidato per tramandare a voi, domani L’Aquila sarà dei vostri figli, non possiamo più perdere tempo.
Aiutateci a capire che il potere ed il denaro non sostituiscono la linfa vitale che una comunità sana rappresenta per le giovani generazioni, non fatevi ingannare: niente può sostituire la vostra Città se non la vostra Città ricostruita!
Non è retorico il mio appello, è pragmatico: chiedeteci di fare cose concrete. Un esempio per tutti ce lo indica quel gruppo di persone che hanno occupato l’asilo in via Duca degli Abruzzi, è uno spazio di proprietà comunale che con poche risorse potrebbe essere rimesso a posto, tolto dalla situazione di illegalità e restituito alla Città attraverso un bando o un avviso pubblico per assegnarlo ad una qualche associazione che lo gestisca per renderlo un luogo a disposizione di tutti, bar, wi-fi, spazi espositivi, sale di registrazione e quello che vorrete. E quanti altri luoghi ci sono che con poco potrebbero recuperare una importante funzione nella nostra Città? Edifici pubblici, locali a piano terra, palestre poco danneggiate con il vostro aiuto potrebbero essere risistemati ed utilizzati.
E poi chiedete i parchi urbani, il verde è un vostro diritto, chiedete di potervi incontrare al Parco del Sole, al Castello, a Piazza d’Armi, nella pineta di Roio, a San Giuliano. Chiedete di pulirli i parchi, di attrezzarli, di illuminarli, chiedete di poter bere una birra da un chioschetto e, vedrete, qualche famiglia potrebbe ricollocare la propria attività commerciale proprio dove voi sceglierete di incontrarvi.
Voi siete il futuro di questa Città, non accettate ipoteche né più nulla di provvisorio, continuate a strillare, non abbiate paura!”


14 Novembre 2011

Categoria : Dai Lettori
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