Testa: “Il dragaggio può partire”- Arrivate le cinque boe per i dati chimico-fisici
Pescara – Una data storica, dopo anni di inefficienze, ritardi, gravissime omissioni e umiliazione della città. Ha preso il via oggi il progetto di dragaggio del porto di Pescara che prevede, in questa fase, il prelievo di materiale (72.621 metri cubi) dalla darsena per il successivo conferimento in un sito a mare già individuato, così come autorizzato dal ministero dell’Ambiente. Prima di cominciare l’intervento vero e proprio sarà effettuata una fase di monitoraggio ambientale, anch’essa voluta dal ministero, e i controlli proseguiranno anche durante e dopo i lavori, che saranno eseguiti da una ditta di Venezia (la Gregolin Lavori Marittimi).
“Stamani – annuncia il commissario straordinario Guerino Testa (foto) - sono arrivate in città e sono in corso di posizionamento nell’area interessata al progetto di dragaggio le cinque boe necessarie a sostenere le apparecchiature per la rilevazione dei dati chimico-fisici per il monitoraggio, Giovedì, invece, provvederemo alla consegna del cantiere all’impresa che si è aggiudicata l’appalto. Nel frattempo – prosegue Testa – stiamo lavorando per programmare la seconda fase del dragaggio, sia per quanto riguarda l’esame dei materiali sia per lo studio della destinazione dei materiali da prelevare”.
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