Provincia, chiesti fondi per alluvione
Teramo – (Foto: la piena del Vibrata nel marzo scorso) – L’Assessore provinciale Romandini chiedera’ alla Regione una diversa ripartizione dei fondi (1milione e 800mila euro) per sanare le situazioni d’emergenza determinate dalle recenti alluvioni. Lo stato delle aste fluviali e la questione della messa in sicurezza del territorio, emersa con drammatica chiarezza in seguito ai danni causati dalle alluvioni del’aprile 2009 e del marzo scorso, al centro della conferenza stampa che si e’ tenuta oggi dall’Assessore alla viabilita’ con delega i fiumi e alla difesa del suolo, Elicio Romandini, insieme all’assessore all’Urbanistica, con delega alla Protezione civile, Vincenzo Falasca, indetta per tracciare un bilancio della situazione e fare ordine nel quadro delle competenze. “Una situazione complessa – afferma in una nota lo stesso Romandini – che presenta numerose criticita’ ancora non risolte in quanto sarebbero necessarie molte piu’ risorse, ma alle quali l’Ente sta cercando di far fronte, sia pure tra le lungaggini comportate dal rispetto degli iter burocratici, la frammentarieta’ dei progetti e delle competenze. Va ricordato, infatti, che la Provincia ha competenze residuali in materia amministrativa e di messa in sicurezza dei corsi d’acqua non espressamente riservati alle competenze regionali (tra queste ultime rientra anche il risanamento ambientale). Allo stato attuale l’Ente ha sette interventi in concessione, – sottolinea ancora Romandini – in alcuni casi gia’ ultimati, su altrettanti corsi d’acqua del territorio per un importo complessivo di circa 7 milioni di euro (fondi regionali). In seguito agli ultimi eventi calamitosi, si sono resi necessari ulteriori interventi urgenti per il riassetto delle aree a rischio idrogeologico. Per quanto riguarda i corsi d’acqua di nostra competenza, quelli che rivestono maggiori criticita’, sia per la dimensione dei bacini, sia per la collocazione a ridosso di centri abitati, sono sicuramente i torrenti Calvano, Cerrano e Borsacchio. Su questi abbiamo concentrato la progettazione e messa in atto dei nostri principali interventi, con anche qualche anticipazione, di importo limitato, al fine di limitare il verificarsi di nuovi fenomeni alluvionali”. L’assessore Romandini ricorda che sono stati ultimati e in fase di collaudo una serie di interventi per la riduzione del rischio idraulico per 1,5 milioni di euro che comprendono proprio il torrente Calvano e il torrente Cerrano, oltre al fosso Concio, fosso Marinelli e il torrente Foggetta (anch’essi di competenza provinciale) e, con un finanziamento di circa 700mila euro, il progetto esecutivo del secondo lotto di sistemazione idraulica sempre del torrente Calvano, che era gia’ pronto prima dell’alluvione.
Non c'è ancora nessun commento.