Industria, Abruzzo in affanno
L’Aquila – CASTIGLIONE RISPONDE E RIBADISCE GLI IMPEGNI – Non è un ritratto incoraggiante quello disegnato dalla Confindustria Abruzzo sui primi sei mesi dell’anno, illustrato oggi. Abruzzo in stagnazione, urgenza di interventi e riforme da parte della Regione, lotta alla burocrazia sempre imperante, necessità di disporre di tutti i fondi raggiunigibili, a cominciare dai FAS. L’industria è in affanno e solo meno del 25% delle aziende riesce a investire , a tentare di crescere. I dati illustrati dal presidente di Confindustria, Angelucci.
La Regione risponde per bocca dell’assessore Castiglione. “Il quadro che esce dall’indagine semestrale di Confindustria conferma le nostre intuizioni e le nostre scelte di Politica Industriale. Dobbiamo insistere, infatti, sulla strada delle riforme strutturali e nel percorso di dotare il sistema economico regionale di attori che siano interlocutori forti, locali e credibili: i Poli di innovazione e le Reti di imprese. Un sistema che l’attuale Governo regionale sta ridisegnando e che vede, come elemento portante, il protagonismo delle imprese votate all’innovazione”. Cosi’ Alfredo Castiglione, vicepresidente della Giunta regionale,con Delega allo Sviluppo Economico. “Quello che ritengo piu’ importante, qualsiasi nave potrebbe essere inghiottita dai flutti di un mare in burrasca, e’ mantenere l’orientamento prefissato per approdare al porto individuato come piu’ sicuro. Il porto – spiega Castiglione – e’ rappresentato dalle riforme legislative messe in campo come la riforma dei Consorzi fidi, dei consorzi industriali e la nuova legge sull’industria, che verra’ portata in Giunta entro il mese di novembre”. Con le riforme di sistema su menzionate – continua l’assessore – i risultati a breve saranno decisivi per il nostro sistema regionale. La mia visione da sempre ha la caratteristica di essere prospettica e non e’ legata a dati congiunturali che, tra l’altro, assegnano all’Abruzzo un Export molto positivo, un dato occupazionale in crescita e quello della disoccupazione in media con il valore nazionale. Noi dobbiamo lavorare per un Abruzzo che da solo possa in un futuro molto prossimo, reagire ed essere pro-attivo sulle situazioni congiunturali, che diventi attore protagonista e non spettatore passivo di eventi non controllabili. E’ un percorso complesso e articolato, ma e’ l’unico perche’ non possiamo farci distrarre da cio’ che puo’ essere indicato come urgente. Molte esigenze urgenti – osserva Castiglione – sono spesso vitali, ma bisogna restare fedeli al progetto e concentrare tempo, risorse ed energie su cio’ che si ritiene piu’ importante. Non sempre cio’ che e’ percepito come urgente, in una scala di priorita’ e’ poi la cosa piu’ importante. Spesso l’urgenza e’ soggettiva, mentre l’importanza deve essere oggettiva”. “Sin dall’inizio del mio mandato – dichiara ancora il vice presidente – abbiamo saputo che le nostre scelte sarebbero state difficili, ma so che sono scelte importanti perche’ cambieranno per sempre il nostro sistema economico. I cambiamenti del nostro sistema economico, dunque, non possono avvenire solo rispondendo ad elementi contingenti che imporrebbero solo risposte contingenti. Quello che intendo dire – conclude Castiglione – e’ che qualsiasi dato, qualunque analisi, qualsiasi informazione, anche negativa, circa lo stato di salute della nostra economia, non ci distrarra’ dal nostro progetto, perche’ sappiamo che, attraverso le riforme epocali messe in campo, il cambiamento sara’ decisivo per il futuro della nostra regione”.
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