IdV: Molinari in campo per elezioni
L’Aquila – SINDACO CRISTIANO SI’, MA ANCHE MANI PULITE – Scrive Lelio De Santis dell’IdV dell’Aquila: “Il rispettabilissimo Arcivescovo, Giuseppe Molinari, come spesso gli succede su “Vola” o in TV, illumina gli Aquilani sulle vicende terrene oltre che su quelle spirituali, da vero politico che discretamente indirizza il suo popolo.
Lo fa sempre con rispetto ed in punta di piedi, e se qualcuno si permette di commentare le sue posizioni, lo fa con lo stesso rispetto e senza volere apparire comeil solito criticone laico o non credente.
Certo, sentire dire dal nostro Arcivescovo che i fondi destinati al sociale sono ancora bloccati a causa delle indagini in corso, che riguardano anche il Vescovoausiliare, Giovanni D’Ercole, e non a causa di chi ha cercato di truffare lo Stato, speculando sul dramma degli Aquilani, sa poco di amore di verità e di solidarietà cristiana e molto di copertura degli approfittatori di ogni specie che si buttano dovunque vedono la possibilità di fare affari!
L’Arcivescovo invita al voto, ed è un suo diritto, parlando al Signore perché i Partiti intendano e fa l’identikit del futuro sindaco di L’Aquila, auspicando che sia dotato di umiltà, di capacità di dialogo e che, soprattutto, sia un buon cristiano.
Anche io penso che il sindaco e tutti gli Amministratori della cosa pubblica debbano essere buoni cristiani, disponibili all’ascolto dei cittadini ed anche capaci di fare il bene comune e di pensare solo ai bisogni della gente.
Aggiungerei le mani pulite ed una specchiata moralità, qualità essenziali per assicurare che i futuri Amministratori comunali, credenti e non credenti, facciano il loro dovere di notte e di giorno al servizio dei cittadini senza mai mettere le mani nella marmellata e senza mai frequentare o ospitare in casa propria persone poco specchiate o scarsamente conosciute.
Anche io prego, come il nostro Arcivescovo, perché il Capo della Municipalità, il Capo della Chiesa cattolica, il Capo di questa o quella Entità sociale siano di esempio sul piano delle attività positive e dei comportamenti trasparenti per tutta la
collettività.
L’esempio conta più delle preghiere e le azioni valgono più dei programmi, soprattutto qui, a L’Aquila, dove le persone investite di grandi responsabilità pubbliche dovranno gestire ingenti risorse per lenire le ferite dei cittadini e per ricostruire un loro futuro, e non per assecondare gli interessi non sempre legittimi delle lobby”.
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