Neuromed, robot Pegaso


Pozzilli (Isernia) – Riceviamo: “L’IRCCS Neuromed, Istituto Neurologico Mediterraneo di Pozzilli (IS), è sempre più al passo coi tempi. Questa mattina è stato infatti presentato, nel corso di una conferenza stampa, un nuovo sistema robotico per la riabilitazione dei pazienti con deficit neurologici. La macchina, prodotta dalla molisana Biotech, si chiama Pegaso ed è un cicloergometro dotato di FES (Stimolazione Elettrica Funzionale). L’uso del Pegaso nell’avvio del lavoro riabilitativo sugli arti inferiori già nelle primissime fasi dopo l’insorgere di patologie neurologiche acute come l’ictus cerebrale, permette il recupero funzionale e l’incremento delle performance motorie.
L’IRCCS Neuromed, specializzato nelle Neuroscienze e dotato di un’Unità Operativa complessa d’eccellenza, quale quella di Neuroriabilitazione, ha introdotto nella pratica clinica l’utilizzo di strumenti ad avanzata tecnologia e robot per il raggiungimento della massima efficacia nel recupero delle disabilità.
“Le tecnologie ed i robot possono offrire soluzioni per agevolare il recupero motorio e favorire l’assistenza alle persone disabili. Non solo, l’impiego di strumenti ad avanzata tecnologia, inclusi i robot, mira a recuperare le funzioni di base, sia motorie che sensoriali e cognitive, con lo scopo di migliorare l’efficacia dell’individuo nell’eseguire compiti specifici ed in generale nel favorire le sue abilità funzionali residue – afferma il dott. Michelangelo Bartolo, primario dell’UOC di Neuroriabilitazione – assecondando la naturale vocazione della neuroriabilitazione, che consiste anche nel migliorare la qualità di vita delle persone con disabilità neurologica”.
Affermazioni, queste, confortate dall’incremento dei lavori scientifici che dimostrano come, ad esempio, sempre più pazienti con esiti di ictus, trattati con nuovi approcci metodologici basati su terapie robotiche, ottengano importanti traguardi nel recupero delle funzioni motorie.
In questo contesto, la sinergia attivata tra le due aziende molisane, impegnate l’una nella clinica e nella ricerca e l’altra nello sviluppo di tecnologie dedicate al mondo sanitario, implementa un nuovo e più rapido scambio di informazioni e know-how tra i due campi, che renderà sempre più rapido lo sviluppo di soluzioni cliniche a beneficio dei pazienti.”.


11 Novembre 2011

Categoria : Cronaca
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