Grandi rischi, studenti ancora in cura


L’Aquila – I RICORDI, LA PAURA, LE RASSICURAZIONI – (Foto: la commissione grandi rischi riunita a L’Aquila) – E’ rimasta incentrata soprattutto sui ragazzi della Casa dello studente, la sesta udienza dibattimentale, oggi, ai sette esperti della Commissione Grandi rischi, l’organo della presidenza del Consiglio, accusato di aver fornito pericolose rassicurazioni agli aquilani causando la morte di 309 persone. Davanti al giudice Marco Billi studenti sopravvissuti al crollo della struttura sbricolatasi in via Venti Settembre. Un rosario di ricordi e di paura, sensazioni e ferite non ancora rimarginate. Nella mente, non nel corpo.
La prima ad essere sentita, la studentessa Ana Paola Pulcheri, di origine argentina, miracolosamente salvata dal crollo della Casa dello studente. Una ragazza che gia’ conosceva il terremoto, e ne aveva paura: “Lasciavo sempre la porta aperta, uscivo a ogni scossa”. Anche lei ha raccontato al giudice di come avesse cambiato atteggiamento dopo le risultanze della riunione della Cgr. “Ho visto il telegiornale di Rete 4 assieme a Michelone (Hussein, una delle vittime) – ha testimoniato oggi – e anche la mia amica Lucia mi ha detto dell’esito della commissione, che era meglio uno scarico graduale dell’energia”. “Mi fidavo di quello che dicevano gli esperti. Dopo che loro si sono pronunciati ho cambiato completamente atteggiamento”. Drammatico il ricordo delle ore successive alle 3.32, quando la ragazza e’ rimasta intrappolata con i suoi amici, alcuni dei quali poi deceduti, nella struttura semidistrutta. “Ho avuto la percezione – ha raccontato – che ci avrebbero preso sotto le macerie. Visto che non terminava la mia compagna mi ha detto di andare via e ha cercato con forza di aprire la porta, perche’ era rimasta bloccata per il crollo della parete divisoria della camera vicina, la 309″. “Ci siamo fermati sotto l’architrave – ha aggiunto – e una nuvola di polvere ci ha impedito di andare avanti perche’ non si vedeva niente. Per fortuna, perche’ era crollato tutto. Pregavamo e abbiamo cominciato a chiamare i nomi degli altri ragazzi. La camera di Michelone non si vedeva piu’”. Qui la Pulcheri si e’ commossa ma ha voluto proseguire la testimonianza: “Voglio continuare”. La giovane ha poi parlato del salvataggio, “dopo le 5″ e dei suoi problemi psicologici dopo il sisma, che continuano ancora oggi: “Nell’anima sono ferita, e’ dura parlare di quel giorno perche’ sono cambiate molte cose nella mia vita”.
Ricordi dolorosi raccontati anche da Cinzia Di Bernardo, fidanzata di Hisham Shanin, altro ragazzo della Casa dello studente e, all’epoca del sisma, volontaria della Protezione civile. Prima della riunione della commissione, “dopo le scosse scappavamo, ci veniva una paura enorme, eravamo terrorizzati. Io dormivo vestita, con le scarpe vicino la porta e il cellulare acceso. Lasciavo la porta aperta mentre facevo la doccia anche se il bagno era comune”. In particolare la scossa del 30 marzo, che causo’ danni: “Quando controllarono la mia stanza mi dissero che c’era una crepa all’intonaco, che non c’erano gravi danni e che potevamo rientrare”, ha ricordato la ragazza. Poi, la Cgr. “La mattina del 1 aprile ho letto con Hisham che De Bernardinis diceva che si doveva convivere con lo sciame sismico e che la situazione era favorevole. Subito ci siamo tranquillizzati. Conoscevo la commissione e le sue funzioni come volontaria e le ho spiegate ai miei amici”. Subito dopo e’ stato sentito lo stesso Hisham Shanin, che ha confermato la testimonianza della fidanzata aggiungendo: “Ho creduto subito alla Commissione, perche’ da noi in Israele viene considerata un’istituzione molto importante ed ha avuto voci in capitolo anche nella guerra con il Libano”. Anche al giovane, come agli altri studenti, e’ stato diagnosticato lo stress post-traumatico. Infine e’ stata sentita, l’avvocato Maria Grazia Piccinini di Lanciano , madre di Ilaria Rambaldi, studentessa della Facolta’ di Ingegneria, morta insieme al fidanzato Paolo Verzilli (anche lui di Lanciano) nel crollo della palazzina di via Campo di Fossa.


09 Novembre 2011

Categoria : Cronaca
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