Ofena:ora si forma la protezione civile…


rossi-dino-pres-cospaOfena – Incredibile quello che accade nel nostro piccolo comune, dopo che le mucche sono uscite dalle stalle si chiudono le porte. E’ la considerazione iniziale di Dino Rossi, del Cospa Abruzzo, che racconta: “Ieri sera, alle ore 18, il Sindaco Anna Rita Coletti ha indetto presso la sala consiliare una riunione per formare il gruppo della protezione civile. Era presente l’Architetto Cecconi, responsabile del Com6 di Navelli di cui noi facciamo parte. Il dott. Cecconi ha illustrato quello che un gruppo della protezione civile dovrebbe fare in caso di calamità naturale, come il terremoto del 6 aprile. Secondo quando riferito dal Sindaco il gruppo sarebbe già esistente ed ognuno avrebbe le sue mansioni, ma resta il fatto che i vigili del fuoco sono stati chiamati dopo due giorni dal sisma, perché secondo chi decideva le case ad Ofena erano tutte agibili. Inoltre, sia Cecconi che la Coletti hanno allargato l’argomento dicendo che il gruppo della protezione civile che si andrà a costituire dovrebbe, e diciamo dovrebbe, occuparsi di tutti gli eventi calamitosi come anche gli incendi. A questo punto mi sono trovato costretto ad intervenire e far presente che proprio ieri nella zona di Ofena c’è stato un principio di incendio prontamente è spento grazie all’intervento del Cospa che con i suoi soci tiene sotto controllo la zona, mentre la fantomatica squadra del Sindaco schiacciava il suo solito pisolino. Ho aggiunto che in paese molte persone sono ancora nelle loro case appartenenti alla categoria E, quindi inagibili, e allora sarebbe il caso che il gruppo costituente o quello fantomatico citato dal Sindaco si prodigasse a trovare una sistemazione a queste persone che non sanno dove andare e quindi costrette a vivere nel terrore e nel pericolo. Intanto, a mano a mano le tende vengono smantellate tanto che ad alloggiarci è rimasta una sola persona il quale ieri sera ha preferito dormire su di una panchina nei pressi della sede comunale, visto che nessuno si è occupato di lui tanto che è rimasto senza cenare. Ma di quale gruppo di protezione civile stiamo parlando? Ad Ofena ci vorrebbe un gruppo di protezione civile che difenda i cittadini da un’amministrazione parassita, una cosa che di sicuro andrebbe veramente a tutelare tutte quelle persone indifese. Con l’occasione, lo scrivente si è rivolto sia al Sindaco che al Dott. Cecconi, se sono arrivati in Comune i soldi per l’autonoma sistemazione e se quali sono i tempi per la messa in sicurezza del centro storico per dare la possibilità alla gente di fare rientro nelle proprie abitazioni: sapete quale è stata la risposta di entrambi? Il silenzio!!! Non ci crederete ma sia Cecconi che la Coletti non hanno dato risposta ai cittadini di Ofena. Subito è intervenuto l’assessore Enzo Cogliandro, che secondo il Sindaco dovrebbe essere il capo tende, dicendo: “Visto che lo hai detto in pubblico allora domani mettiamo in giro il vigile per multare i trasgressori”. Ecco come fanno protezione civile o come la farebbero ad Ofena!!! Poi ci sarebbe il vice sindaco che ha come mansione l’incarico di centralinista, ma durante l’assemblea non ha aperto bocca: la gente si chiede come faccia a rispondere al telefono!
E’ una cosa vergognosa che dopo tre mesi dal sisma il Sindaco ancora non riesce a mettere in sicurezza il paese, ma in compenso sta mettendo al sicuro il guadagno di chi punta ad i lavori per la ricostruzione: in poche parole, il nostro comune viene gestito a livello familiare?”.
(Nella foto: Dino Rossi, presidente della combattiva associazione Cospa)


17 Luglio 2009

Categoria : Cronaca
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