Ingegneri: fallito modello ricostruzione
L’Aquila – Il presidente dell’Ordine degli ingegneri, Paolo De Santis, foto, scrive rivolgendosi all’arch. Gianlorenzo Conti:
Caro Gianlorenzo, ho letto con stupore la tua lettera, non per il contenuto, perché indirizzata all’Ing. Vittorio Fabrizi.
Ritengo che i destinatari della tua lettera debbano essere ben altre persone e ti spiego le motivazioni.
Condivido molti punti elencati nella tua lettera, ma ti ricordo che gli incontri avuti con l’Ing. Fabrizi, hanno riguardato solo aspetti tecnici che poi dovevano essere sottoposti alla S.T.M., come per altro e per ultimo l’aggiornamento della convenzione per le parcelle degli edifici classificati “E”.
L’Ing. Fabrizi di certo non ha bisogno della mia difesa, saprà ben rispondere a quanto con- testato.
Gli argomenti da te trattati riguardano la maggior parte, le competenze politiche del Com- missario per la Ricostruzione e dei Comuni del Cratere Sismico, voler addossare respon- sabilità a chi non ha colpa, può significare, ancora una volta, la ricerca di un continuo ca- pro espiatorio. Dobbiamo avere il coraggio di affermare con forza che il MODELLO DELLA RICOSTRUZIONE PESANTE È TOTALMENTE FALLITO.
Il percorso virtuoso è quello di unire le forze per dire chiaramente ai cittadini le prospettive di una ricostruzione veloce e sicura.
Non si può sottacere alla cittadinanza che l’ultima direttiva del Commissario, pur in assen- za di una specifica O.P.C.M., ha di fatto bloccato l’esame delle pratiche concernenti le parti private e l’esame delle integrazioni.
Ciò sta creando una dualità asimmetrica del cittadino dell’Aquila rispetto a un altro del cra- tere sismico, che non può essere più tollerato.
Anche tu nel mese di settembre hai condiviso con il Commissario per la Ricostruzione e con il Sindaco dell’Aquila la scelta di non dare più proroghe per la presentazione delle pra- tiche, pur alla presenza di un accordo con il Commissario. Oggi mi chiedo di fronte al bloc- co totale della ricostruzione ciò a chi ha giovato?
Per i motivi di cui sopra, ti chiedo di rivedere la tua scelta e di continuare a partecipare al tavolo che, è l’unico rimasto dopo l’inopitata interruzione del tavolo con la S.T.M., poiché non siamo stati invitati al tavolo tecnico del “giovedì”, dove al Rappresentante del Governo è stata sempre presentata una situazione rosea. Che dire!!!!
All’Ing. Vittorio Fabrizi, pur nelle difficoltà nelle quali opera e dove noi siamo costretti a operare, per il caos normativo e per l’inadeguatezza delle strutture comunali, va la mia so- lidarietà perché è l’unica persona che finora ha mostrato attenzione e metodo nell’affrontare i numerosi problemi della ricostruzione”.
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