Tasse, a cosa serve una proroga?


(di G.Col.) – Ridda di ipotesi, suggerimenti, richieste sul problema tasse. Un decreto, un’ordinanza, un inserimento nel patto di stabilità nazionale. A noi le parole più pragmatiche sembrano quelle che ha detto il giorno 7 il presidente della Provincia, Antonio Del Corvo. Non serve premere per una proroga. Dobbiamo piuttosto puntare realisticamente sull’abbattimento delle tasse da restituire. Di poche parole, Del Corvo ha anche i piedi per terra, il che di questi tempi non guasta. Che ci rinviino – come poi, vedrete, accadrà – di qualche settimana il termine di pagamento, conta poco. Che lo rinviino di sei mesi, conta sempre poco, perchè il tempo passa e ci ritroveremo – prima o poi – di fronte al medesimo insormontabile problema: pagare rate accumultate, insostenibili domani esattamente come lo sono oggi. Niente ci dice, infatti, che la situazione economica migliorerà nel tempo.
E’ dunque sull’abbattimento, Del Corvo ha ragione, che occorre puntare e impuntarsi, chiedendo ciò che fu accordato all’Umbria e alle Marche. Nè più, nè meno. Solo lo stesso trattamento, perchè i terremoti non guardano in faccia nessuno, figuriamoci se può farlo un Governo. E comunque la faccia da fessi gli abruzzesi non ce l’hanno. Ricordate “forti e gentili, ma fessi no” ? E se smettessimo di fare enfasi e ansia, di diffondere proclami ed editti, di suonare campane (che non ci sono), per mettere anche noi semplicemente i piedi per terra?



07 Novembre 2011

Gianfranco Colacito  -  Direttore InAbruzzo.com - giancolacito@yahoo.it

Categoria : Editoriale
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