Sulmona, nessuno fermerà la SNAM?


816769ec6316663a1Sulmona – Ancora proteste e malcontento a Sulmona e dintorni per il progetto SNAM che prevede un tratto del metanodotto alla periferia della città, in zone coltivate di pregio e proprio lungo la faglia sismica del Morrone. La SNAM finora non ha ottenuto il rinnovo della dichiarazione di pubblica utilità, scaduta lo scorso 27 giugno. I lavori non sono cominciati, il comune non si è espresso chiaramente, e gli ambientalisti protestano ed elencano guasti e danni del metanodotto. Il Ministero dal canto suo non ha ancora rinnovato la dichiarazione di pubblica utilità alla SNAM.
Si stanno evidentemente valutando gli esposi e i ricorsi contro il metanodotto e contro un impianto per il trattamento del gas metano presso Sulmona. A rischio l’assetto idrogeologico delle aree dove la falda idrica è a scarsa profondità e dove sono presenti numerose sorgenti».
Silenzi complici o imbarazzati anche da parte delle autorità archeologiche abruzzesi: il metanodotto solcherebbe territori con giacenze rilevanti in Valle Peligna, e dovrebbe poi attraversare l’altopiano di Navelli, lungo la ss.17, cioè in una zona in cui sono venuti alla luce almeno venti siti archeologici di grande importanza. Negli anni passati, un altro metanodotto sventrò letteralmente l’antica città preromana di Peltuinum e nessuno, include alcune battaglie giornalistiche, riuscì a fermare gli strapoteri dell’ENI e della SNAM. Giganti intoccabili e ben ammanigliati allora. Oggi? Vedremo.
(Nella foto: Lo scavo per un metanodotto ENI)


16 Luglio 2009

Categoria : Cronaca
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