I saggi dubbi di zio Desiderio


(di G.Col.) – Zio Desiderio, ingegnere all’Ansaldo di Genova, gran ciuffo grigio ribelle, occhiali a fondo di bottiglia, un braccio offeso, mingherlino, intelligente, ironico, umorista all’inglese. D’estate in agosto eravamo tutti nella casa di famiglia a Caramanico Terme, per le vacanze. Lui tornava da Genova con la moglie Zèfora. Le camere da letto, prospicienti, erano al secondo piano, affacciate sui tetti con i “coppi” di creta, sotto il campanile del paese disteso tra i fiumi spumeggianti Orta e Orfento, alle falde della Maiella. Nel silenzio della notte zio Desiderio esprimeva tutte le sue perplessità sulla vita, sulle persone, sugli avvenimenti, sulla giornata trascorsa tra svaghi e passeggiate lungo la Strada Nuova verso S.Tommaso. Insonne, pensatore, nel buio lo si sentiva emettere il suo meditabondo “Mah…”. Diceva solo “Mah…” due o tre volte, e tornava il silenzio, scandito dalla campanella dell’orologio ogni quarto d’ora. Caramanico dormiva, zio Desiderio diceva “Mah…” e la vita agostana di quelle estati lontane andava avanti. A settembre, tutti a casa loro, chi a Genova, chi a Pescara, chi a L’Aquila.
Quel “Mah…” è così attuale, adesso, in questi giorni e anni in cui davvero non sappiamo cosa ci aspetta domani, tra crisi, crolli di borse, crolli di vite e case, crolli di speranze che forse sono sempre state solo illusioni per tutti noi. Mah…



03 Novembre 2011

Gianfranco Colacito  -  Direttore InAbruzzo.com - giancolacito@yahoo.it

Categoria : Editoriale
del.icio.us    Facebook    Google Bookmark    Linkedin    Segnalo    Sphinn    Technorati    Wikio    Twitter    MySpace    Live    Stampa Articolo    Invia Articolo   




Non c'è ancora nessun commento.

Lascia un commento

Utente

Articoli Correlati

    Nessun articolo correlato.