Non domato incendio, sindaci allertati


Città S.Angelo – ORDINANZA PRECAUZIONALE A TUTELA DELLA SALUTE – Non è ancora domato il grande incendio che ha distrutto capannoni e depositi dell’azienda Terra Verde a Città S.Angelo, danni per milioni di euro, origine dolosa per ora solo sospettata. Diversi focolai sono ancora attivi e prosegue il lavoro dei vigili del fuoco, che è ormai al terzo giorno. Distrutte anche le telecamere di sorveglianza, e si tenta comunque si recuperare qualche immagine, qualche elemento per capire come e da dove sono partite le fiamme, poi divampate su una superficie vastissima. L’azienda lavora rifiuti, quindi è fondato il timore che dal fuoco si sia sprigionata diossina. L’odore è ancora acre e penetrante. Il fumo si è levato in colonne alte decine di metri, e c’è stata quindi una forte ricaduta di materiali residui della combustione, che ha inquinato le campagne.
Il sindaco Gabriele Florindi ha firmato un’ordinanza con alcune indicazioni precauzionali da adottare in seguito all’incendio dell’opificio Terra Verde in via delle industrie, contrada Piano di Sacco. Il testo e’ stato concordato dai sindaci dei comuni interessati (Collecorvino, Picciano, Elice e Citta’ S. Angelo) durante un incontro svoltosi ieri sera in Prefettura. Questa mattina ha condiviso il testo anche il sindaco di Cappelle. L’ordinanza stabilisce una zona di attenzione con raggio di mille metri dal sito dell’incendio: per consentire un migliore campionamento degli inquinanti da parte di ASL e ARTA – e dunque l’efficacia delle loro analisi – all’interno di questa area devono essere sospese tutte le attivita’ di lavorazione meccanica dei terreni, aratura e pascolo. Questo per impedire che eventuali sostanze inquinanti si mescolino nel terreno, vanificando i test degli esperti. Si andra’ cosi’ ad evitare anche il piu’ remoto rischio che eventuali inquinanti entrino nel ciclo alimentare degli animali. La sospensione e le precauzioni indicate vanno osservate fino a quanto ASL ed ARTA non avranno comunicato che la situazione si e’ normalizzata. Si tratta di misure puramente precauzionali in mancanza di dati sufficienti per stabilire la reale presenza di potenziali inquinanti. Per la stessa ragione, i sindaci raccomandano ai titolari delle aziende della zona – che in qualsiasi modo producano o trattino alimenti destinati al consumo umano o animale – di potenziare i sistemi di autocontrollo interno per segnalare l’eventuale presenza di contaminanti sulle matrici alimentari. Raccomandano inoltre ai curiosi che in queste ore si affollano nella zona dell’incendio – accompagnati anche da bambini – di evitare di esporsi all’inalazione dei fumi e di non ammassarsi nelle aree perche’ potrebbero intralciare le operazioni di spegnimento.


01 Novembre 2011

Categoria : Cronaca
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