Scuole, soldi, “indignados” e polemiche
L’Aquila – BOTTA E RISPOSTA TRA PEZZOPANE E MORGANTE – “Siamo molto piu’ che ‘indignados’ per il cosiddetto piano di messa in sicurezza delle scuole abruzzesi. Quello che in sostanza destina alle scuole aquilane danneggiate dal terremoto solo le briciole, mentre i fondi vengono dirottati in altri istituti, che con la vicenda del sisma non hanno nulla a che fare”. Lo afferma l’assessore al Sociale del Comune dell’Aquila, Stefania Pezzopane. “La trasmissione ‘Report’ di ieri sera – prosegue l’esponente politica del Pd – ha fatto conoscere all’Italia intera la vicenda della discussa delibera, su cui da tempo chiediamo di fare chiarezza. Certo una parte della classe politica non ha fatto fare all’Abruzzo una bella figura. Sono state palesi le contraddizioni tra il rappresentante della Regione Abruzzo e i sindaci intervistati dal giornalista di Rai 3. E’ evidente che per utilizzare quei fondi, cosi’ come piu’ volte affermato da Chiodi e ieri in trasmissione dal suo capo di Gabinetto, Morgante, deve esserci un nesso di causalita’ tra l’intervento finanziato dalla delibera regionale e i danni del terremoto. Inoltre l’edificio deve essere destinato a scuola. Si e’ visto chiaramente quello che il Comune dell’Aquila denuncio’, all’indomani della delibera. Il nesso di causalita’ e’ assente per moltissimi edifici, e, a monte della delibera – sostiene Pezzopane – non c’e’ stato un controllo sulla destinazione dell’edificio a uso scolastico. Da parte nostra continuiamo a ribadire quello che abbiamo sempre chiesto. Trasparenza. E’ per questo che il Comune dell’Aquila, visto la vergognosa e ingiusta penalizzazione subita, fa ufficialmente richiesta di accesso agli atti. Vogliamo che ci sia una verifica a monte della delibera, sui progetti e sulle schede presentate. Chiediamo inoltre che il nesso di causalita’ sia evidenziato non da una perizia di parte, ma da tecnici super-partes, cosi’ come e’ avvenuto per tutti gli immobili dei singoli cittadini, che certamente non si sono detti da soli se i danni della propria abitazione fossero conseguenza del sisma o meno”. Per l’assessore “e’ evidente il conflitto di interessi tra Chiodi Presidente della Regione e Chiodi Commissario per la ricostruzione. Non riuscendo a trovare risorse per la messa in sicurezza delle scuole da altre fonti di finanziamento, fa man bassa dei soldi per la ricostruzione, finalizzandoli a scopi diversi. Il disegno di Chiodi, d’altronde, e’ stato chiaro fin da quando, all’indomani delle conferenza stampa in cui denunciavamo queste aberrazioni, Chiodi rispondeva che L’Aquila aveva avuto gia’ i Musp. Motivazioni serie, mancanza di chiarezza e gravissima penalizzazione per le esigenze della ricostruzione delle scuole aquilane, ci hanno indotto a meta’ ottobre a non andare a Palazzo Chigi a fare da claque alla firma con Chiodi e Letta del Protocollo per il Piano sulle scuole d’Abruzzo. Adesso i partiti e le forze politiche in Parlamento e in Consiglio regionale – conclude Stefania Pezzopane – facciano la loro parte attraverso tutti gli organismi e gli strumenti di controllo, per riportare trasparenza a questa operazione piena di ombre e soprattutto per rivolgere i fondi alle giuste finalita’ di ricostruzione delle scuole dell’Aquila, dei comuni del cratere sismico, dove effettivamente ci sono stati i danni del terremoto del 6 aprile”.
MORGANTE – “Nel tentativo di calmare l’indignazione dell’assessore Pezzopane, vorrei solo ricordarle che gli interventi proposti dal Comune dell’Aquila a valere sui fondi del decreto n. 61 (che contiene il Piano Scuole d’Abruzzo) avrebbero dovuto essere stralciati in quanto riferibili ad edifici non piu’ scolastici ma destinati a seggi elettorali. Emblematico di come stiano funzionando bene i controlli quindi, e’ proprio il caso del Comune dell’Aquila”. Lo ha dichiarato Antonio Morgante, responsabile della segreteria del commissario per la ricostruzione. “Solo dopo aver contattato personalmente il sindaco dell’Aquila – ha continuato – gli edifici che non avevano titolo sono stati sostituti con edifici realmente scolastici che hanno ottenuto il finanziamento. Infine, se tecnicamente vuole capire come funziona il Piano, sono disponibile a dedicarle qualche giorno”.
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