Scuole: “Prima di tutto la sicurezza”
L’Aquila – Non c’è nulla di più prezioso della vita. Di tutte le vite umane, indistintamente. Ma ancora più preziosa è la vita dei nostri figli. Non c’è nulla di più prezioso della vita di giovani studenti, che rappresentano il futuro della nostra città e che per niente al mondo metteremmo in pericolo. E’ la premessa di Stefania Pezzopane, che continua: “Le morti degli studenti universitari gridano vendetta, come le altre, del resto. Potremmo mai mettere a repentaglio altre giovani esistenze? Ci teniamo alla sicurezza dei nostri ragazzi, alla stessa stregua di professori e genitori. Come ci teniamo a riaprire a settembre le scuole sicure.
Proprio per la sicurezza dei nostri ragazzi, abbiamo sollecitato sin dai primissimi giorni dopo il sisma, a tutte le istituzioni interessate, la predisposizione di un piano organico per le scuole. Abbiamo chiesto ed ottenuto che tutti gli edifici scolatici di proprietà della Provincia, classificati A o B, fossero messi in sicurezza con le più moderne tecniche antisismiche. I lavori sono già iniziati all’Istituto Colecchi, al Liceo Scientifico, all’Accademia delle Belle Arti, all’Istituto Alberghiero, all’ITIS e all’ex edificio di Pettino.
Non è invece di nostra competenza le decisione dell’ubicazione delle scuole.
Il decreto approvato ha espropriato la Provincia di ogni competenza sulle scuole e ha affidato ogni attività alla Regione, al presidente Chiodi e alla Direzione regionale scolastica. L’unica incombenza a cui abbiamo assolto è stata quella di mettere gli edifici scolastici di proprietà della Provincia a disposizione della Protezione Civile, della Direzione regionale scolastica e del Commissario delegato Chiodi, che hanno adottato ogni decisione. Compresa quella di destinare l’edificio di Pettino a sede scolastica.
Ringrazio, pertanto, i genitori, in particolare quelli dei ragazzi del Liceo Classico, che ci sollecitano la predisposizione di tecnostrutture, ma non è a noi che devono rivolgersi.
Se la Regione, la Protezione civile e la Direzione regionale scolastica volessero tornare sui loro passi e decidere di non destinare l’edificio, tra l’altro classificato come sicuro, (tanto che in questi giorni alcuni nostri uffici hanno sede lì) a sede di una scuola, accoglieremmo di buon grado la decisione, che ci consentirebbe di raggiungere l’obiettivo su cui stiamo lavorando da tempo. Quello di avere una sede unica. Anzi quella di avere una sede”.
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