Acerbo su visita a Vecchiolla
Chieti – Il consigliere regionale Maurizio Acerbo, con il consigliere Di Gregorio, ha visitato in carcere il giovane da nove giorni arrestato per l’assalto del 15 ottobre ad un furgone blindato dei carabinieri, a Roma. “Questa mattina – ha dichiarato – ho visitato, insieme al nostro consigliere comunale Riccardo Di Gregorio, la casa circondariale di Chieti per incontrare lo studente Leonardo Vecchiolla, arrestato in seguito ai fatti di Roma del 15 ottobre. Leonardo condivide la piccola cella con altri due detenuti. Appare molto provato fisicamente ma determinato nelle sue ragioni. Ha chiesto degli amici e gli ha fatto molto piacere sapere della solidarietà dei compagni e degli amici di Ariano Irpino e dell’università , del presidio che si terrà domattina a Chieti davanti alla Prefettura a partire dalle 10,30. Intende continuare con lo sciopero della fame e della sete (beve solo una tazza di tè al mattino) e spera che in settimana si cominci a chiarire la sua posizione con il ricorso del suo avvocato al tribunale del riesame. Va sottolineato che Leonardo è molto deperito e smagrito, per questo gli abbiamo consigliato di interrompere almeno lo sciopero della sete”.
Riccardo Di Gregorio per l’assemblea permanete scrive: “I lavoratori, i precari, i disoccupati, gli studenti di Chieti, autoconvocatisi in data 22 ottobre, si sono costituiti in Assemblea Permanente. A una settimana dalla carcerazione di Leonardo Vecchiolla, decidiamo di denunciarne l’arresto come atto mediatico e strumentale alla criminalizzazione di tutti i movimenti di contestazione. Essere contro un sistema ingiusto, oggi, significa essere un perdigiorno, un violento, un elemento patologico della società , un pericolo da cui difendersi.
Non intendiamo fare dichiarazioni innocentiste, colpevoliste o attendiste: denunciamo che il ragazzo è accusato dei reati di tentato omicidio, devastazione e resistenza a pubblico ufficiale ed è trattenuto agli arresti nella totale assenza di prove documentali (foto, video), infatti l’unico elemento su cui ci si basa è un’intercettazione. Tale situazione contrasta con le più elementari norme costituzionali e del diritto.
Per questo chiediamo l’immediata scarcerazione di Leonardo. Purtroppo questo rappresenta solo uno dei tanti casi in cui si calpestano i diritti fondamentali della persona per mano di una giustizia asservita ai poteri forti.
Ad aggravare la situazione, già di per sè drammatica, giunge puntuale la campagna diffamatoria della stampa compiacente, che isola il singolo esponendolo al pubblico linciaggio e, attraverso di lui, demonizza l’intero movimento.
Proprio per questo ci sembra doveroso controinformare per ripristinare la verità dei fatti ed esprimere la nostra più convinta solidarietà nei confronti di quella che è una fortuita vittima della repressione. Lunedì 31 ottobre, dalle ore 10:30 alle ore 13:00, si terrà un presidio di solidarietà al compagno arrestato, di fronte alla Prefettura di Chieti. Invitiamo la cittadinanza tutta a partecipare”.
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