Tasse, il cappio è pronto


L’Aquila – SCADE IL TERMINE, ALCUNE AZIENDE GIA’ TRATTENGONO SOMME – VERSO LA MOBILITAZIONE – Dopoterremoto che non finisce mai, e comunque più amaro di quanto chiunque si potesse aspettare. Sempre con il cuore in gola, sempre in allarme: mancano, oggi 29, 48 ore al termine trascorso il quale bisognerà restituire le tasse non pagate durante il terremoto. Nessuna notizia, siamo in ponte festivo e quindi difficilmente accadrà qualcosa. Dunque è mobilitazione, nella prospettiva di vivere un periodo natalizio magro e stentato a causa delle trattenute.
PEZZOPANE – “Occorre subito un provvedimento che stabilisca l’abbattimento del 60% delle tasse da restituire. Altrimenti gli aquilani saranno costretti a versarle tutte e subito”. E’ quanto torna a chiedere l’assessore comunale Stefania Pezzopane, anche responsabile nazionale Pd per la ricostruzione dell’Aquila. “Ci arrivano notizie sempre piu’ allarmanti. Molte aziende ed enti a L’Aquila hanno gia’ iniziato a chiedere la restituzione delle tasse non pagate. Sono molti gli aquilani che ci segnalano di aver gia’ ricevuto sulla busta paga di ottobre l’amara sorpresa delle decurtazioni per la restituzione delle tasse. In alcuni casi si e’ arrivati a chiedere la restituzione di ben 5 rate nel solo mese di ottobre e di altrettante nel mese di novembre. Una vera stangata per le famiglie aquilane. Il Governo, ancora una volta, dopo averci blandito e rassicurato, anche per bocca del Commissario Gianni Chiodi, si prende beffa degli aquilani. Non ha affrontato in nessun modo il caso della restituzione delle tasse per L’Aquila, non ha affrontato il tema della copertura finanziaria, e ancora una volta ci troviamo costretti, in zona cesarini, a chiedere di correre ai ripari. A chiedere un provvedimento che sarebbe gia’ dovuto arrivare da tempo e che conceda agli aquilani gli stessi diritti riconosciuti ai cittadini di Marche, Umbria e Molise. La beffa e’ ancora piu’ amara se si considera che nel prossimo decreto sviluppo si paventa la possibilita’ di ben 12 condoni fiscali. Dunque il governo salva per l’ennesima volta gli evasori, quelli che le tasse non le pagano contra legem, mentre penalizza gli aquilani a cui e’ stato concesso di non pagarle a causa del terremoto. E la restituzione – conclude – avviene con modalita’ capestro. Al 100%. Praticamente la tredicesima dei lavoratori verrebbe azzerata”.

CGIL – Allarme della Cgil secondo cui “gia’ oggi, a causa dei ritardi e dell’incertezza riguardanti gli eventuali provvedimenti per prorogare la restituzione delle tasse non pagate dopo il terremoto e di abbattere l’importo da restituire, alcune aziende hanno gia’ effettuato le prime trattenute sugli stipendi dei dipendenti, mentre tutte le altre imprese e tutti gli enti hanno predisposto gli atti necessari a recuperare l’intera somma gia’ nel mese di novembre. La tredicesima e mezzo stipendio. Tanto uscira’ entro dicembre delle tasche dei lavoratori e dei pensionati”, afferma il sindacato. “Se tutto cio’ dovesse realmente accadere, entro la fine dell’anno i consumi subirebbero un vero e proprio tracollo (con le evidenti ripercussioni sulle attivita’ commerciali), mentre le imprese avrebbero un doppio colpo: sia sul versante delle liquidita’ da restituite in tasse, sia per un’ulteriore riduzione delle vendite e della produzione. Le promesse non bastano piu’ – conclude il sindacato -. In mancanza di certezze e di provvedimenti immediati, la Cgil chiedera’ a tutte le forze sociali e produttive, nonche’ alle istituzioni locali, la mobilitazione generale contro i soggetti istituzionali che hanno il dovere di mantenere gli impegni e dare le necessarie garanzie al territorio. In questa citta’ ogni pur modesto risultato si e’ ottenuto soltanto grazie alla mobilitazione dei cittadini e non per gentile concessione di qualche potente”. (AGI) Aq1


29 Ottobre 2011

Categoria : Cronaca
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