Sindaco, qualche chiarore


L’Aquila – (di G.Col.) – (Foto: il leone di pietra tra le pietre) – Chi ama il giorno visto dall’altra parte (quella della notte), sa che all’aurora il chiarore si diffonde nel cielo lentamente. Prima che il giorno spunti, occorre tempo. Dilaga, luce sempre più luce, e alla fine spunta ad Est il Sole. E’ giorno. L’immagine, sicuramente bella, lo è troppo se parliamo di politica, dove le cose sono assolutamente prive di poesia e assai terragne. E’ lotta per prevalere. Sta accadendo, come è tradiziome, per il futuro sindaco della primavera 2012. Cerchiamo di riordinnare le idee in base ai fatti, e non alle dicerie. Pilotate sempre da qualcuno.
VITTORINI – Un candidato sindaco c’è da tempo. Si chiama Vincenzo Vittorini, è espresso – senza ipocrisie battezzate primarie – da un movimento che si definisce L’Aquila Che Vogliamo, LCV. Vittorini è sceso in campo dallo scorso luglio. In quella casa non abita la politica, quindi tutto è chiaro. Le scelte le hanno fatte, il programma pure. Non si litiga, non si lanciano trabocchetti informativi e controinformativi. Si sa come stanno le cose, e da tempo. Il candidato parla con le persone, le persone gli dicono che desiderano facce nuove, cambiamenti, metodi diversi e soprattutto la rinascita della città, anche con lo sguardo lungo verso il futuro. Hanno imboccato una strada maestra lungo la quale non si imbattono in trappole o trame. Esperimento mai tentato a L’Aquila. Di nascosto, ne hanno paura tutti i professionisti della politica.
CIALENTE – Ora c’è anche un secondo aspirante candidato sindaco: Massimo Cialente, che scende in campo nelle primarie del centrosinistra. Le ha già vinte una volta, per quel che valgono, cioè poco, essendo solo una caricatura delle primarie vere in uso, regolate da leggi, in altri paesi. Qui ci atteggiamo ad europei, e mettiamo su una pantomima, in cui è più che palese che le decisioni le prendono i partiti, cioè quelli che sciorinano i nomi dei candidati. Cialente è il nome. Stando a voci, avrebbe consensi vasti. Ma non distinguo e mal di pancia in parte del PD, in IdV e Sel. Noi comunicati e dichiarazioni firmate su carta intestata di partiti non ne abbiamo viste. Veramente non ne ha viste nessuno, perchè non ne esistono. Qui tutto si basa su indiscrezioni, parole, dichiarazioni sparate ai giornalisti che sono a tiro. Nessuno firma niente. Ma diamo per vero ciò che hanno raccontato: Cialente va alle primarie.
Ci saranno altri nomi? Per forza. Ma nessuno sa quali. Ci saranno liste di appoggio? Sicuro, perchè pare che il PD non sia compatto su Cialente, ma neppure questo è scritto e sottoscritto. Parole.
DE MATTEIS – Centrodestra. Lì sono circolati diversi nomi, si dice che esistano un candidato di Chiodi e uno di Piccone. In realtà, esiste finora solo un nome forte, Giorgio De Matteis, che è quello meno loquace, quindi medita e si guarda intorno. Tranquillo, lui è alla Regione e – comunque – la sua poltrona pesante ce l’ha e non gliela sfila nessuno. Gettarsi nella mischia come candidato sindaco potrebbe, forse, anche piacergli, ma con calma. Non ha fretta. Primarie anche sotto le insegne PdL? Così si dice. Oppure De Matteis semplicemente da solo? Vedremo. Vedranno.
TRE MEDICI – Cialente, Vittorini e De Matteis sono tre medici. E’ un caso. Non lo è affatto, invece, che la città sia malata grave e abbia bisogno di cure da cavallo.
E se spuntassero altri nomi forti per ora acquattati, ma non letargici come l’orso? Chiunque alla fine la spunterà, e andiamo oltre, dovrà fare i conti tuttavia con un elettorato che potrebbe rispondere con un’astensione senza precedenti, il vero, grande incubo di ogni politico.
Ideologie crollate, delusioni e sfiducia alle stelle. Ecco la campagna elettorale su cosa dovrà impegnarsi fino allo spasimo.


29 Ottobre 2011

Categoria : Politica
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