Diario di fine settimana
L’Aquila – Da Emidio Di Carlo “il giornalista sfrattato che non molla” riceviamo: “Godono Sansone con le truppe cammellate!
Può sembrare solo una parafrasi storica la frase con la quale apriamo il “diario” odierno ma, di certo, non è estranea alla realtà. Ancora una volta il Cialente ha fatto marcia indietro. La sua monetina che prima lo dava rinunciatario, cadendo a terra gli ha detto di no!. Così gli è tornata la voglia di continuare a fare il Sindaco; anche perché la contropartita (una poltrona tira l’altra!) era tutta da verificare. In ogni caso, con le riproposte “primarie” i cittadini aquilani si troveranno dal baratro al precipizio. In fondo al burrone non precipiteranno il comandante con le truppe cammellate (attuali consiglieri di destra, di centro e di sinistra) che, nella sostanza, hanno tutta la voglia di rimanere a godersi lo spettacolo. I “costi della politica” attuali, purtroppo, impongono queste regole. Lo dicono Bersani e relativi sudditi periferici); lo dice Casini (per la sua necessità di farsi largo nella città dissestata), lo dice Di Pietro (intimorito di veder naufragata l’intesa a livello nazionale), non lo dice la Sinistra estrema nazionale (poiché a livello locale appare più attenta alla politica berlusconiana). Nella città della cultura, dunque, le tendopoli sono lontane; le palafitte ancora reggono (anche se gli scricchiolii aumentano di giorno in giorno); gli ” autonomi sistemati” dal commissariato e dalla sinistra politica aquilana, per le prossime “feste” dovanno sperare nei copiosi fiocchi di neve ed illudersi che si tratti di “farina di grano; le “macerie” prodotte dal sisma restano al loro posto; la ricostruzione anche per le “B” può attendere il “corso professionale” dei futuri 40 tecnici che verranno assunti da Letta, Chiodi, Cicchetti, Fontana, Cialente, ……..). La situazione politica, insomma, evolve. E chi non è d’accordo con me peste lo colga!”.
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