Lavoro, l’Abruzzo che soffre e soffrirà


L’Aquila – In nostro sito ha provato a riassumere i problemi di lavoro e occupazione, limitandosi a quelli emergenti in questo momento, durante il quale buona parte dell’Abruzzo soffre e presumibilmente continuerà a soffrire nei mesi futuri.
MAGNETI MARELLI – Sciopero oggi nell’azienda di Atessa da sempre dèdita alla produzione di componenti per veicoli. Si temono trasferimenti di dipendenti e anche riduzioni di personale.
PLASTIC – Alla Plastic di Atessa (che lavora per i furgoni Ducato) terzo giorno di sciopero dei dipendenti, che protestano dopo il trasferimento per mobilità interna nell’azienda abruzzese di 42 colleghi dalla Campania. I sindacati chiedono che piuttosto vengano stabilizzati una ventina di dipendenti locali a tempo determinato.
SEVEL – La più grande industria abruzzese, la Sevel di Atessa (furgoni Ducato) da settimane ricorre a strette scadenze alla cassa integrazione e ha ridotto il numero dei precari. Dal 24 luglio al 24 agosto lo stabilimento resterà chiuso: tutti in ferie e altri giorni di cig. L’azienda occupa 5.000 persone e alimenta un indotto per altre 2.000 persone.
FINMEK – Per la disastrata Finmek dell’Aquila, cassa integrazione (220 persone) in scadenza. Domani si tenterà un’ennesima proroga. Da anni l’azienda è in un baratro che pare senza fondo, e in questo momento i lavoratori colpiti anche dal terremoto sono davvero con il cuore in gola.
TRANSCOM – Il più grande call center d’Abruzzo, quello della multinazionale Transcom a L’Aquila, rischia seriamente di finire a zero. L’azienda intende chiuderlo e accusa i sindacati, che respingono ogni addebito. I lavoratori sono anche divisi tra loro. Una situazione che a molti appare disperata, con in ballo ben 450 posti di lavoro, salvi con trasferimenti solo in minima parte.
LA COOP E I SILENZI – La Coop intende mandare a casa 90 dipendenti in tre punti vendita a L’Aquila. Chiede che il Comune finalmente (dopo anni) dia risposte su un progetto di insediamento sulla ss.17. Il Comune non ne dà. La Coop chiede anche: perchè sono stati espropriati i miei terreni (per i terremotati) e neppure un metro quadrato dell’appezzamento accanto, di proprietà della Conad? Risposte, come sempre, zero: il metodo aquilano dei ritardi, delle incompiute e delle bocche cucite di fronte a chi pone domande. Ricorda un libro di Sciascia. Sapete dove ambientato? Nella Sicilia degli anni Sessanta.
VILLA PINI – L’accordo sarebbe stato raggiunto, è stato strombazzato nei giorni scorsi. Ma i soldi in tasca ai 1.600 lavoratori che aspettano gli stipendi da sette mesi, non si vedono. La Cisl oggi attacca, tanto per dire qualcosa, la ASL di Chieti. Mancano dati certi e schede su ogni lavoratore, perchè sia definito quanti soldi avanza e la sua posizione. Insomma, chiarezza. Per il presente e per il futuro. La commissione parlamentare d’inchiesta ha avviato il suo lavoro e promette: “Non ci vediamo chiaro, approfondiremo”. Parole del presidente sen.Marino. Che una volta tanto una commissione d’inchiesta parlamentare sia utile per davvero?


15 Luglio 2009

Categoria : Economia
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