Come usare (bene) i soldi
L’Aquila – LA PROVINCIA E I FONDI EUROPEI – La capacità di utilizzo del Fondo sociale europeo, l’orientamento agli effettivi bisogni del territorio e le difficoltà di mantenere efficienti i servizi sociali rivolti agli utenti a fronte dei tagli operati dal fondo sociale nazionale. Sono stati questi i temi al centro di un incontro promosso dalla Provincia dell’Aquila con l’obiettivo di favorire l’apertura di una canale di dialogo costante tra la Regione Abruzzo e il territorio provinciale. L’incontro rientra nell’ambito delle attività previste dal Protocollo d’Intesa che la Provincia ha siglato con gli Eas nello scorso mese di luglio per garantire loro assistenza tecnica nella definizione delle migliori strategie di accesso al fondo strutturale dell’Unione europea (FSE) attraverso gli interventi di inclusione sociale messi a bando dalla Regione Abruzzo.
All’incontro, svoltosi nella sala del consiglio provinciale, erano presenti il Presidente della Provincia, Antonio Del Corvo, e l’assessore alle politiche sociali, Luigi D’Eramo. Proprio all’amministrazione provinciale Del Corvo ed in particolare all’assessorato alle politiche sociali giudato da D’Eramo, l’assessore regionale Paolo Gatti ha rivolto il suo plauso per aver promosso, unica Provincia d’Abruzzo, un raccordo territoriale organico garantito dall’unanime adesione di tutti gli 8 Ambiti del vasto territorio.
Gli Eas erano rappresentati, tra gli altri, dai presidenti delle Comunità montane Peligna, Antonio Carrara, e Sirentina, Luigi Fasciani, e dagli assessori comunali al Sociale dell’Aquila, Stefania Pezzopane, di Sulmona, Enea Di Ianni, e di Avezzano, Luca Dominici.
Il Presidente Del Corvo ha sottolineato come la “Provincia dell’Aquila stia riconquistando il suo ruolo di mediazione e portavoce delle istanze del territorio rispetto all’ente regolatore regionale”.
Soddisfazione per la capacità propositiva del territorio è stata espressa da D’Eramo: “La provincia aquilana ha saputo fare sistema sin dal primo avviso regionale per la formazione degli operatori sociali – ha affermato D’Eramo – Tutti gli enti di formazione della Provincia accreditati, assieme agli Enti di ambito sociale hanno costruito due valide proposte progetto complementari e non concorrenti tra loro”.
Inoltre, i presenti hanno espresso all’assessore Gatti la necessità di calibrare gli interventi sugli effettivi bisogni degli Ambiti e di focalizzare l’attenzione sul sostegno al reddito. Dal canto suo, Gatti ha aperto uno spiraglio su una possibile rimodulazione dei Fas a favore degli Eas. Sedici milioni di euro dei Fondi per le Aree Sottosviluppate verranno comunque utilizzati per sanare il debito sul finanziamento dei precedenti Piani di zona.
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