Via Amiternum, giù i palazzi
L’Aquila – Se ne va rapidamente un altro pezzo di periferia aquilana, non certo di pregio, ma comunque scritto nella storia della sfortunata città destinata a perdere fisionomia. Un’impresa specializzata sta provvedendo in questi giorni a demolire alcuni caseggiati lungo via Amiternum, che evidentemente il terremoto ha segnato tanto duramente, da renderne impossibile il recupero. Sono caseggiati anonimi, non certo appartenenti a quel poco di buono che la periferia aquilana aveva. Decisamente brutti come tutto il contesto di via Amiternum, del resto, poco illuminata, poco curata, poco ornata benchè ricca di verde, e soprattutto angariata da un traffico scostumato e continuo. Insomma, un brutto quartiere come tanti altri, che ha pagato un duro prezzo al terremoto. Erano e sono tutti edifici più o meno recenti, e la loro devastazione la dice lunga su come si è costruita la cosiddetta “città nuova”. Due sfilze di caseggiati devastati, lesionati, abbandonati quel 6 aprile e mai più rivissuti da chi fu costretto a lasciarli. Quasi un intero quartiere letteralmente fatto fuori. Ora ci sono le ruspe. L’Aquila perde un’altra parte del suo contesto, che sicuramente non era da salvaguardare, ma neppure da vedere demolito dalla natura. Solo dalla natura?
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