I tassisti: perchè soldi all’azienda trasporti?
L’AQUILA – I TASSISTI STUPITI DALL’ATTEGGIAMENTO DEL COMUNE – “Abbiamo letto con stupore del finanziamento di 50 mila euro erogato dal Comune all’Azienda dei trasporti locali per effettuare il servizio a chiamata per gli studenti del capoluogo, cosa che noi, senza alcun contributo pubblico facciamo già da tempo”. Lo affermano il presidente e il vice presidente del Consorzio dei tassisti aquilani, Giampaolo Angelozzi e Ottavio Capestrani, che sono anche, rispettivamente, rappresentante sindacale di Confartigianato Taxi e segretario provinciale dell’Unione tassisti d’Italia (Uti).
“Naturalmente condividiamo la volontà di garantire la mobilità agli studenti universitari che, faticosamente, si stanno riadattando ai problemi della città – spiegano i due – tanto è vero da subito dopo il terremoto ci siamo attivati per assicurare tale servizio, anche a costo di dover sostenere spese importanti per migliorare le apparecchiature il nostro possesso e ottimizzare il lavoro”.
“Da due anni, infatti – racconta Angelozzi – abbiamo dato vita al ‘Taxi smile’, progetto che assicura il trasporto agli studenti il giovedì e il sabato, quando maggiore è la presenza serale di giovani in città, e dall’anno scorso siamo parte attiva dell’iniziativa ‘Provincia sicura al 100%’ per prevenire gli incidenti stradali dovuti all’abuso di alcol e stupefacenti”.
“Ricordiamo all’assessore comunale Stefania Pezzopane, che ha dato l’annuncio del finanziamento – aggiunge Capestrani – che il servizio a chiamata, per le aziende di trasporto pubblico, è consentito solo sui tragitti di linea e non su percorsi decisi volta per volta a seconda dell’utenza dove, invece, intervengono i privati”.
“Risulta anche strano immaginare – prosegue Capestrani – come il personale Ama, azienda che per stessa ammissione della Pezzopane sconta i tagli dei trasferimenti regionali, possa assicurare il servizio, a meno che – ipotizza il segretario dell’Uti – non lo si voglia dare all’esterno ma, in quel caso, bisogna seguire le regole dell’evidenza pubblica e quindi fare un bando al quale potremo partecipare anche noi”.
“Nei prossimi giorni – anticipano Angelozzi e Capestrani – chiederemo un incontro alla Pezzopane per chiarire i molti dubbi che abbiamo e avere garanzie affinché non si creino le condizioni per cui venga penalizzata una categoria che si è spesa molto per i giovani e per la città e che, è bene ricordarlo, è composta da 20 partite Iva che ogni giorno lavorano duramente in condizioni proibitive”.
Il Presidente del Consiglio d’Amministrazione
Giampaolo Angelozzi
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