Mia Casa su sicurezza edilizia ATER


L’Aquila – Da Pio Rapagnà riceviamo: “Il Mia Casa d’Abruzzo chiede alla Conferenza dei Capi Gruppo Consiliari di inserire all’ordine del giorno della prossima seduta del Consiglio la discussione e l’approvazione di una “Legge regionale ad hoc” di indirizzo e di controllo in merito alla “riparazione, ricostruzione e messa in sicurezza antisismica” della Edilizia Residenziale Pubblica delle ATER e dei Comuni dentro e fuori il cratere.Il provvedimento legislativo, per quanto riguarda la “messa in sicurezza antisismica” dovrebbe interessare l’intero patrimonio abitativo pubblico della Regione Abruzzo.

 La situazione post-terremoto degli alloggi pubblici dell’Aquila e dei Comuni del cratere è la seguente:

  • 2.176 alloggi A sono agibili con “interventi di consolidamento”;
  • 624 alloggi sono temporaneamente inagibili, ma resi agibili con provvedimento di pronto intervento;
  • 156 alloggi sono parzialmente inagibili;
  • 852 alloggi E sono totalmente inagibili.
  • In base al Decreto n. 23 del 15 novembre 2010 emanato dal Commissario Delegato per la ricostruzione – Presidente della Regione Abruzzo – Dott. Gianni Chiodi, gli ATER ed i Comuni devono predisporre e sottoporre alla preventiva approvazione del Commissario delegato per la ricostruzione il Piano degli interventi per la riparazione o ricostruzione degli immobili dell’edilizia residenziale pubblica regionale e comunale sovvenzionata.
     

    Il Mia Casa si rivolge al Consiglio regionale quale organo di garanzia e tutela dei Cittadini abruzzesi e delle famiglie ancora sfollate, chiedendo di intervenire, per quanto di competenza, sui “soggetti attuatori” (ATER – Provveditorato alle Opere Pubbliche – Comune dell’Aquila – Comuni del cratere), a sostegno di una più rapida ricostruzione e per un “immediato” adeguamento alle norme antisismiche di una parte importante del suo proprio patrimonio abitativo pubblico realizzato, tra l’altro, in zone della Regione ad alto rischio sismico.

Purtroppo, sul piano della “sicurezza preventiva”, è stato ignorato e trascurato per anni quanto emerso in termini di situazioni a rischio dalle relazioni e dagli studi della Commissione Barberi della Protezione Civile Nazionale e dalle “schede” elaborate, rispettivamente, dalle due Società “Collabora Engineering” e “Abruzzo Engineering, e che nessuno, dopo il terremoto del 6 aprile, ha pensato di prendere in considerazione anche ai fini della “buona e più sicura ricostruzione”.


24 Ottobre 2011

Categoria : Cronaca
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