“Terremoto? Sì, a scuola…”
Avezzano – (di Lucia Proto, responsabile donne e ambiente IdV, foto) – Se non ci pensa la Natura, provvedono i Ns. Amministratori a “terremotare” le Scuole di Avezzano. Continua l’assalto alle Scuole: fallita la speculazione sulle Corradini, ora tutte le altre, con la scusa della mancanza di Sicurezza – mai dimostrata – e in nome dell’urgenza vengono usate trionfalmente come veicolo propagandistico elettorale ed altro … con tutte le conseguenze negative:
- Lavori non programmati adeguatamente e anticipatamente ma soprattutto svolti durante l’anno scolastico e d’inverno, quando piove, nevica e le temperature sono rigide;
- Tempistica dei lavori che potrebbe dilatarsi per le numerose pause dovute al mal tempo e l’umidità, sembra che addirittura in alcuni istituti i lavori non siano nemmeno iniziati;
- Corrente elettrica che salta continuamente e che interrompe il funzionamento degli impianti che dovrebbero scaldare i containers;
- Alunni, lavoratori, insegnanti e operatori scolastici che vivono nel disagio, per mancanza di spazi didattici adeguati, biblioteche e laboratori;
- Containers con infiltrazioni d’acqua dalle coperture che creano conseguenti disagi alle Famiglie perché i ragazzi si ammalano;
- Problemi creati alla didattica e al rendimento degli alunni, forse solo per un anno con conseguente incisività sui risultati fisici, psicologici e culturali dei ragazzi;
- Furti di materiale didattico all’interno dei luoghi provvisori, perché non adeguatamente sicuri;
- E adesso con tutti i disagi che si hanno per aver intrapreso questi lavori in inverno, è già cominciato un vergognoso scaricabarile di responsabilità fra gli enti gestori della corrente, del gas, ecc.
Il tutto perché:
- Gli amministratori non hanno mai dimostrato, con dati certi, che le scuole fossero pericolose (molte non presentano nessun segnale del recente terremoto) e non hanno coinvolto, adeguatamente almeno nei tempi, studenti, famiglie, insegnati e responsabili scolastici;
- Non sono stati resi pubblici i dati relativi alle esistenti strutture scolastiche, necessari perché l’apposito programma informatico legislativo potesse indicare precisamente le opere per dare la percentuale di sicurezza. Tutto questo perché l’aleatorietà e l’estrema discrezionalità dei tecnici, che inseriscono tali dati, può provocare l’enorme esborso di spese a volte anche inutili;
- Si sono dovuti “piazzare per forza” i famosi dispersori di energia antisismici installati nelle Case prefabbricate dell’Aquila? Per rendere più sicure le scuole si utilizzano sistemi neanche omologati regolarmente, che loro stessi hanno definito “sperimentali”! Ragioniamo: a L’Aquila sono costati fra i 10/15.000 euro cadauno e non sono mai stati collaudati effettivamente da un terremoto. Chi sarà il garante futuro del loro funzionamento: la ditta costruttrice o l’impresa che li ha installati o nessuno dei due?
Non c’è a tal proposito, un’indagine giudiziaria in corso? Ancora una volta si sperimenta sulla vita degli studenti e degli addetti ai lavori. Non si conosce nulla, né degli appalti di questi lavori, né degli appaltatori, né dei presunti costi finali e dei tempi di ultimazione; sembrerebbe che sia previsto, solo per ora, un impegno iniziale di ben 50 milioni di euro, ovvero cento dei vecchi miliardi. Recentemente, ad opere già progettate ed iniziate, ci hanno informato che verrà aperto un sito internet in cui, attraverso delle telecamere, saranno visibili alcuni aspetti dell’andamento dei lavori, tale iniziativa è da ritenersi tardiva e riduttiva, perché non informa sui dati tecnici progettuali, i costi e i tempi d’esecuzione.
Si dice che verranno applicate le penali per i ritardi dei lavori, ma quali sono le cifre di queste penali? Potrebbe accadere anche che alle Imprese convenga pagarle in rapporto al guadagno che deriverà dall’entità delle opere appaltate. Sarebbe invece necessario che l’entità di tali penali venisse commisurata ai disagi che i ritardi creeranno alle scuole e agli studenti. Chi li ripagherà di questi? Perché invece, non sono previste penali per gli Amministratori che hanno creato tali situazioni!?
Vengono sborsate cifre enormi per affittare o comperare containers ed affittare intere palazzine alternative, edifici inutilizzati, inadatti e da tempo sfitti – si parla di circa 50 mila euro al mese di affitto -.
Fra poco, con le stesse motivazioni, saranno assediate tutte le Scuole Materne, Elementari e Medie di Celano e della Marsica. Se veramente si aveva a cuore la salute e l’incolumità dei ragazzi e della popolazione perché non é stata impiegata la modica cifra di 400.000 euro per bonificare la discarica di materiale tossico (una delle 150 stimate nel Fucino) recentemente andata a fuoco ad Avezzano? Si sarebbe così evitata la nube tossica che per giorni abbiamo respirato. Anche in questo caso si sono “palleggiate” le responsabilità fra componenti delle varie amministrazioni appartenenti allo stesso schieramento politico. Ma questo è un altro discorso che a Suo tempo gli potrà tornare utile per giustificare altri provvedimenti d’urgenza e quindi assai costosi e dannosi – Centrale a biomasse, Discarica di Valle dei Fiori e mancata raccolta differenziata!
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