Confindustria: “Politica inutile per i giovani”
L’Aquila – L’AQUILA E TERAMO PASSANO ALL’AZIONE – L’INTERVENTO DI ALESSANDRA ROSSI – Riceviamo da Confindustria: “Novità dal Polo Gran Sasso per chi ricopre incarichi in Confindustria: niente candidature in alcun partito per i tre anni successivi E’ troppa la politica inutile per i Giovani di Capri.
Ma solo L’Aquila proprio qui a Capri decide di passare subito ai fatti. E lo fa insieme a Teramo. Fabio Spinosa Pingue, Presidente Confindustria L’Aquila: “Tanto per prendere le distanze da questo continuo chiacchierare contro la cattiva politica che è diventato solo un rumore di sottofondo, abbiamo definito con Confindustria Teramo, proprio qui a Capri, di modificare il Codice etico in una direzione inequivocabile: qualunque Associato ricopra un incarico di vertice in Confindustria non potrà candidarsi per alcun partito politico nei tre anni successivi.
Per il momento l’intesa è all’interno del Polo Gran Sasso, cioè con Confindustria Teramo, poi riporteremo la proposta anche all’interno del Regionale. Chiedo all’Abruzzo di dare contenuto al titolo della Convention caprese,“Alziamo il volume”, facendo subito qualcosa di concreto: in particolare mi auspico che siano proprio i Giovani a condividere la proposta che abbiamo fatto oggi, perché ci vogliono coraggio e determinazione, si tratta di segnare una rottura con il passato (e per alcuni con i progetti futuri) che potrebbe intimorire. Ora l’Abruzzo deve osare molto, molto di più, invece di aspettare che gli altri decidano per noi: assumere progetti a prescindere da Roma e da Bruxelles, rompere con il passato innovando le relazioni industriali e sindacali ormai fuori tempo, riempire di contenuti il Patto per lo sviluppo. Il resto è solo merce mediatica e non ci interessa.”
Alessandra Rossi, presidente giovani industriali L’Aquila, ha detto. “Per noi Aquilani sperimentare l’esclusione dei politici nei dibattiti, così come deciso nella Convention nazionale, non fa molto effetto perché la buona politica per noi è assente da tanto di quel tempo che abbiamo smesso di farci conto. Due cose voglio riportare su L’Aquila dalla Convention nazionale, due cose che ha detto proprio adesso la Presidente Marcegaglia e che sono su misura per la Città.
1. “Ciascuno faccia la sua parte”: gli imprenditori facciano le imprese, i Politici e le Istituzioni facciano la progettazione politico economica e il sistema per tradurla in fatti. All’Aquila, purtroppo, la crisi dei ruoli è precedente al sisma ma dal 6 aprile c’è il vuoto: è impossibile fare qualsiasi pratica, qualunque progetto, tutto viene arenato da una incapacità politica che traduce una chiara mancanza di volontà. Gli imprenditori possono fare i progetti, e li facciamo, ma non possono portarli avanti negli uffici, non possono pianificare l’attività delle Istituzioni.
2. “Spendere i fondi disponibili: questo Paese perde dai 7 ai 9 miliardi di euro che restituirà all’Europa per pura incapacità”. All’Aquila abbiamo 916 ml di euro per il cratere ma non sappiamo dove sono e se li spenderemo. Per un motivo soltanto: la burocrazia. Le procedure sono talmente complesse che non riusciremo mai a sbloccare quei soldi. Per questo credo che dovremo scendere in piazza, perché non c’è altra soluzione per concentrare l’attenzione su questo fatto”.
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