Ufficio beni danneggiati, che disastro…
L’Aquila – Riceviamo da Gianfranco Bruno. “Gentile direttore, quale motivo secondo lei c’era di mettere su una struttura burocratica quale l’ufficio dei beni mobili danneggiati che evolve un massimo di 10,000 euro e il cui elenco dei benificiari è fermo da Luglio quando si regalano 10,000 euro ai possessori di case A ? Che senso ha dover fare l’elenco dei beni mobili distrutti in una casa crollata su se stessa? Come fare la verifica della veridicità dell’elenco? Non era meglio dare i 10,000 euro come per le case A (tutti si sono ripittati le facciate con questi soldi o sistemati i bagni) senza mettere su una simile faraonica struttura con kili e kili di moduli da riempire (per ben due volte!)? La cosa incredibile è che dopo due elenchi di maggio e luglio è tutto fermo da allora con il terzo elenco.Ovviamente tempestata la e mail dell’ufficio “beni mobili danneggiati” nessuna risposta sui tempi. Insomma bastava che tutti quelli con le case E avessero diritto ai 10,000 euro regalati alle case A per esemplificare le cose in maniera razionale!”.
Ndr – Non esistono motivi che giustifichino la maggior parte delle strutture burocratiche esistenti, passate e future. Macchinose invenzioni spesso messe in piedi per dar lavoro a qualcuno o coprire qualche altra esigenza del genere. Tutto sarebbe giustificabile, se le strutture funzionassero a dovere producendo risultati utili ai cittadini. ma così, come scrive il lettore, ancora una volta non è.
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