PD:”Del Turco, un nuovo caso Tortora?”
L’Aquila – Il responsabile dipartimento diritti e garanzie del PD, Giulio Petrilli, con una nota afferma che “a distanza di un anno dagli arresti dell’ex Presidente della giunta regionale abruzzese Ottaviano Del Turco e di altri assessori della stessa giunta le prove accusatorie sono ferme alle dichiarazioni di Vincenzo Angelini, che le fa ad intermittenza ed orologeria come faceva il famoso pentito del caso Tortora: Gianni Melluso”.
Solo dopo tanti anni e nel processo d’appello i giudici riconobbero la totale infondatezza delle accuse del Melluso “Gianni il bello” verso Enzo Tortora. Perchè il parallelismo tra queste due storie? Perchè è evidente che anche nell’inchiesta Del Turco tutto verte sulle dichiarazioni del “pentito “ di turno, dice Petrilli. “Non si sono attesi dei riscontri alle stesse, ma anche in questo caso come in quello di Tortora ci fu immediatamente il mandato di cattura e gli arresti, carcerazione preventiva in attesa di prove”.
Scrive Petrilli: “Carcerazione preventiva per cercare ammissioni di colpevolezza da parte degli imputati. Un’intera giunta è andata a casa, un percorso politico fermato dalle dichiarazioni del “re”delle cliniche private abruzzesi? Forse va rivista la legge sui pentiti, i mandati di cattura devono essere supportati obbligatoriamente da prove certe, questa è la riflessione che mi sento di fare. La riforma della giustizia deve trattare questo aspetto che è imprenscindibile per ripristinare criteri oggettivi e seri nelle indagini e nei provvedimenti susseguenti”.
(Nella foto: Giulio Petrilli del PD)
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