Il conservatorio presenta Rossini


Pescara – Il Barbiere di Siviglia, ossia L’inutile precauzione. -Opera buffa in due atti. Musica di Gioachino Rossini, libretto di Cesare Sterbini – Produzione 2011 del Conservatorio di Musica “Luisa D’Annunzio” di Pescara -Regia Gianmaria Romagnoli, Direttore Marco Moresco, Orchestra e Coro del Conservatorio – Pescara, sabato 30 Ottobre 2011, Cineteatro Massimo, ore 17.00 (porta ore 16.30)
Il Conservatorio “D’Annunzio” e l’opera lirica: un banco di prova nel mondo dello spettacolo e un’occasione di visibilità per giovani talenti dell’Istituto Musicale pescarese. Queste le premesse alla prima del 30 Ottobre del “Barbiere”, amatissima e conosciutissima opera buffa del musicista pesarese.
Il “Barbiere”, sublimato nel personaggio di Figaro, è l’antesignano dell’opera lirica belcantistica italiana, un cocktail di elementi vincenti: leggera nella struttura, divertente nel plot, ricca di melodie entrate nel patrimonio culturale nazionale non solo degli “addetti ai lavori” ma anche del grande pubblico. Caratteristiche che hanno fatto del “Barbiere” una pietra miliare della storia musicale italiana ed occidentale, facendo spesso la fortuna di tanti famosi interpreti.
Al tempo stesso, proprio la notorietà del “Barbiere” impone alla produzione un duro impegno professionale, competenza e tanta, tantissima passione. Ed è in questo approccio che le scelte strategiche della produzione si evidenziano, a cominciare dal Direttore d’Orchestra, Marco Moresco, già impostosi negli anni per produzioni liriche di primo livello e segnalatosi con unanimità di critica e pubblico in occasione del “Gianni Schicchi” di tre anni fa, altro biglietto da visita di qualità del Conservatorio pescarese. Il cast lirico è composto da giovani e giovanissimi cantanti, abruzzesi ma non solo, accuratamente selezionati tra le migliori voci regionali. Affianca poi il cast una squadra di Maestri Collaboratori e uno Staff operativo con Docenti e Studenti di primissima qualità. Infine la regia, affidata al neodocente di Arte Scenica, Gianmaria Romagnoli.
Al M° Paolo Speca, Direttore di produzione, chiediamo i perché di questa scelta.
“Il Barbiere di Siviglia non è semplicemente un’opera da repertorio: è la sublimazione di caratteri, personaggi e situazioni che ancora oggi, a poco meno di 200 anni dalla prima al Teatro Argentina di Roma, affascina un pubblico di tutte le età e di tutti gli ambiti sociali. E’ infine la sintesi di uno straordinario stile vocale che è assurto a simbolo della cultura musicale italiana”.
E infatti è una delle opere più rappresentate non solo in Italia e in Europa ma anche in paesi apparentemente lontani dalla cultura italiana, a cominciare dai territori asiatici.
“Infatti. Perché al di là dei testi, pur fondamentali, quello che affascina il pubblico nel Barbiere è la linea melodica, la sua strutturazione, la sua capacità di sintesi ed allo stesso tempo la qualità di continuare a regalare emozioni: il tutto all’interno di quelle ben note capacità del musicista pesarese di trascinare il pubblico nei momenti fondamentali dell’azione, grazie ai ben noti che solo Rossini sapeva e sa fare”.


21 Ottobre 2011

Categoria : Cultura
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