Verini e Leopardi: proposte per la ricostruzione
L’Aquila – Scrivono Enrico Verini e Maurizio Leopardi, Consiglieri comunali dell’Aquila, Gruppo FLI – Negli ultimi giorni si è sviluppata tra commissario e sindaco, l’ennesima inconcludente discussione sulla questione della fideiussione che, a seconda delle rispettive malsane idee dei 2 famigerati artefici della non-ricostruzione aquilana, dovrebbe essere a carico dei proprietari (chiodi) o dei progettisti (cialente).
Fatto è che, come su ogni argomento, questa lite a mezzo stampa, non risolve il problema e impantana ulteriormente la ricostruzione, ferma al palo proprio perché invece di cercare soluzioni, i famigerati “gianni e pinocchio”, preferiscono essere sul giornale per accusarsi di incapacità reciproche che, oramai è chiaro, a nostro parere sono di entrambi.
Non volendo noi contribuire al loro teatrino, preferiamo proporre una soluzione, su questo argomento, che ci appare come l’unica sensata e portatrice di diversi aspetti positivi.
Noi pensiamo che la fideiussione per le unità abitative singole, debba esser effettuata dalle ditte che si aggiudicano i lavori di ristrutturazione.
Questa nostra idea nasce da alcune considerazioni:
1) Una fideiussione di una impresa con un bel portafoglio-lavori, costa molto meno di quanto costerebbe a un singolo individuo, proprietario o progettista che sia.
2) La fideiussione bancaria, in questo caso, sarebbe anche una sorta di certificazione economica della ditta, sapendo che le banche eseguono controlli approfonditi prima di concederla, e quindi permetterebbe ai proprietari di esser certi riguardo lo stato patrimoniale dell’impresa da loro scelta, evitando le ditte inaffidabili.
Poniamo questa nostra proposta all’Ance, l’associazione delle imprese di costruzione affinchè ne valuti la fattibilità, e ai 2, commissario e sindaco, sperando che possa esser per loro uno spunto per trovare una soluzione ad un problema, abbandonando finalmente il terreno delle polemiche inutili, sterili e, lasciatecelo dire, dimostrazione evidente dell’inadeguatezza di fronte ad una situazione che meriterebbe altri atteggiamenti, altri attori, altre velocità.
Non c'è ancora nessun commento.