L’amaro volo dell’Aquila
L’Aquila – UNA POESIA DI ALARICO BERNARDI – Riceviamo. “Chi scrive è lo scrittore e poeta cieco Alarìco Bernardi che, tornato a Mondovì, dopo una breve puntata a L’Aquila, ha deciso di esprimere un amaro parere sulla situazione della propria città e sulle condizioni degli aquilani, molti alloggiati ancora negli alberghi, come la madre ottuagenaria. Le descrizioni fattegli, le sensazioni di tracollo e d’impotenza, gli hanno ispirato i versi che propone in allegato, sperando in un futuro diverso da quello immaginato e vissuto nei pochi giorni di permanenza in Abruzzo. Spera, altresì, in una fine del proprio esilio forzato dalla Terra che lo ha visto crescere, all’ombra maestosa del Gran Sasso.
L’amaro volo dell’Aquila
Stanca voli sopra le pianure,
e il silenzio ti devasta il cuore.
Dai tuoi monti senti le paure,
narrate dalla voce dell’orrore.
Scruti a valle la città e i suoi figli,
figli del sisma del duemilanove,
delusi e offesi da politici grovigli:
scarponi rotti con le stringhe nuove…
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