100 nuovi allievi al Braga di Teramo
Teramo – Sono 100, così suddivisi ( 9 Canto, 26 Pianoforte, 25 Musica da camera, 5 Flauto, 1 Flauto dolce, 4 sassofono, 5 Clarinetto, 1 Oboe, 2 Trombone, 15 Violino, 2 Viola, 2 Violoncello, 3 Chitarra) i candidati che, nei giorni 17,18,19 ottobre hanno superato positivamente le prove di ammissione ai diplomi accademici di I e II livello attivati dal Ministero dell’Università nell’Istituto “G. Braga” di Teramo e che rilasciano “Lauree in musica”.
Un numero notevolissimo di matricole, che conferma il trend positivo dell’Istituzione teramana che, nonostante le perduranti e croniche difficoltà economiche, continua ad avere afflusso di iscritti da tutta la Regione e anche da Lazio, Puglia, Sicilia, Molise, Marche, Toscana, oltre che una significativa presenza di studenti non italiani.
“Il numero non è definitivo -commenta il Direttore M° Antonio Castagna- ci sono alcuni candidati che non hanno potuto partecipare a causa di malattia ed altri impedimenti e pertanto -entro la fine del mese, come prescritto dalla normativa vigente- vi sarà la cosiddetta “sessione malati” con cui contiamo di raggiungere quota 110. Un numero straordinario, considerato che in Istituzioni limitrofe, più grandi e con più mezzi dei nostri, i numeri sono molto molto inferiori. Inoltre –e la cosa fa doppiamente piacere- riceviamo elogi ripetuti anche per la perfetta organizzazione dei corsi stessi, curata dal M° Piero Di Egidio e per l’eccellenza della preparazione ricevuta”.
A questi più di 100 studenti dei corsi accademici (cioè già in possesso di maturità e/o di precedente diploma musicale) si aggiungono 60 ragazzi che si sono iscritti –superando anch’essi le prove di selezione- ai corsi pre-accademici (riservati ai ragazzi fino a 18 anni) nelle sedi di Teramo e Giullianova.
“160 nuovi iscritti sono tutta linfa vitale per l’Istituzione, commenta il Presidente Alberto Melarangelo, a conferma di una tendenza di crescita ormai consolidatasi negli ultimi due anni, che però sono stati anche i più difficili per quanto riguarda il reperimento delle risorse finanziarie. Questi elementi devono far riflettere tutte le istituzioni sul territorio –dagli Enti Locali alle Fondazioni Bancarie- sull’indispensabilità del sostegno da continuare a fornire ad un’Istituzione che, seppur centenaria, continua a manifestare modernità e attualità, confrontandosi col mercato della formazione, e mantenendo un appeal notevolissimo nonostante il momento non facile in molte famiglie.
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