Sottosegretari e soprassalti… verginali


L’Aquila – (di Gianfranco Giuliante) – INOPPORTUNI VITTIMISMI E PRESUNTE DISCRIMINAZIONI – Un sottosegretario di Stato ha “denunciato” discriminazioni ideologiche da parte della magistratura sul caso riguardante i fondi del suo ministero, adombrando sinanco la possibilità di ispezioni ministeriali (sic!).
La tesi esposta è semplice. Si stabilisce una concordanza indifferente tra i comportamenti di soggetti diversi per affermare conseguentemente che se la magistratura ha agito “solo” sui privati si è “discriminato”. Oltre ad essere ingenerosa e saccente nei confronti della magistratura, la tesi, se letta viceversa, potrebbe sottendere la denuncia di una disparità di trattamento tra soggetti che avendo fatto cose simili dovrebbero essere considerati anch’essi rei.
Pur nella parzialità di quanto si conosce (molti sono gli omissis), appaiono evidenti e diverse le finalità dell’azione “della varia umanità” protagonista della querelle. Risulta, quindi, capziosa l’equiparazione che il sottosegretario fa’ per eccepire la “discriminazione”.
Fatte queste doverose precisazioni si cercherà di argomentare sul perché è complessivamente censurabile in termini di opportunità politica quanto accaduto.
Tutto il “teatro” nel quale noti esponenti della politica della città dell’Aquila e/o del cratere, trasversalmente rappresentati, si sono mossi incontrando associazioni e sindaci, elaborando progetti, organizzando cordate e “pellegrinaggi” a Roma…..che motivazione poteva avere, laddove il Presidente Chiodi già nel 2009 preannunciò che i soldi pubblici sarebbero stati distribuiti attraverso bandi e che, cito virgolettato, “si sarebbero valutati in modo trasparente i diversi progetti?”
Se il bando pubblico è preannunciato nel 2009 ed è espletato a marzo 2011 che significato può avere l’attivismo della politica aquilana nell’intermezzo tra l’annuncio del bando e la pubblicazione dello stesso?
Se un bando, dovendo distribuire soldi pubblici, presuppone terzietà e trasparenza nella valutazione dei progetti, perché ci si affanna ad intessere alleanze, incontrare associazioni, inventare progetti nuovi e sinanco a valutare progetti di altri… quando tutti dovrebbero sapere che i destinatari delle risorse saranno i comuni del cratere che dovranno presentare progetti… che una commissione valuterà ex post per la loro “bontà” e l’aderenza alle previsioni del bando?
Mi si vorrà concedere che tale attivismo – lo diciamo sommessamente – possa apparire inopportuno? In questo periodo di crisi e in un momento in cui la politica ha così scarsa credibilità, sarebbe stato giusto evitare leggerezze così macroscopicamente inutili, ma sarebbe stato vieppiù opportuno evitare vittimismi fuori luogo, sbandierando “verginità” che i fatti smentiscono clamorosamente!


19 Ottobre 2011

Categoria : Cronaca
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