“Pronto piano di protezione civile”
L’Aquila – MA NESSUNO IN CITTA’ NE SA ASSOLUTAMENTE NULLA – (Nella foto i segnali che non ci sono) – Il nuovo sciame sismico e il terremoto di ieri sera (3,3 ml, epicentro L’Aquila) hanno ridestato gli apparati comunali che hanno diffuso stasera una nota autoelogiandosi. Se non lo avessero fatto, e se non ci fosse stato il nuovo sisma, non ne avremmo saputo nulla. Come nulla sapevano ieri sera coloro che alle 23 e 13, con il freddo che c’era (quasi zero gradi) sono usciti di casa per fare le solite cose: chiudersi in macchina confidando nel meglio.
Le aree di raccolta, se ci sono, non le conosce nessuno e nessuno sa come raggiungerle. Una volta che ci riuscisse, troverebbe spazi spesso fangosi e non predisposti ad ospitare la gente. Nè si può pretendere come se c’è il terremoto, uno corra su internet per informarsi dove andare. Al Comune, come sempre, sono lontani dalla realtà e brancolano. Comunque, e solo per dovere di cronaca, ecco cosa scrive il Comune: “La struttura di protezione civile del Comune ha completato l’ottimizzazione delle schede riguardanti l’aggiornamento del Piano di Protezione civile, recentemente approvato dal Consiglio comunale. Lo ha reso noto l’assessore Roberto Riga, precisando che tutte le informazioni necessarie alla popolazione in caso di emergenza sono disponibili sul sito internet www.comune.laquila.it. Dalla pagina iniziale, sia attraverso l’apposita sezione riportata all’interno dell’area Amministrazione, sia attraverso un banner posto a destra della stessa home page, è possibile accedere alla delibera del Consiglio, alla scheda delle funzioni che verranno attivate in caso di emergenza e alla dislocazione delle varie aree. In particolare, sono riportate, in dettaglio, le 70 aree di attesa (quelle che la popolazione deve raggiungere in caso sia necessario lasciare le proprie abitazioni), le 16 aree di accoglienza (destinate a ospitare tendopoli o comunque strutture temporanee per chi non può far ritorno a casa propria) e quelle di ammassamento, che utilizzeranno i soccorritori e dove saranno sistemate le risorse necessarie per assicurare l’assistenza alla persone.
“Come noto e come già partecipato agli enti – ha spiegato Roberto Riga – l’amministrazione comunale aveva già provveduto ad adottare gli aggiornamenti del Piano di Protezione civile, attraverso una delibera del Consiglio comunale da me proposta a settembre. In questo modo, il Piano, che contempla delle situazioni specifiche per ogni genere di emergenza (rischio sismico, rischio idrogeologico, incendi e così via), era stato allineato alle normative in materia. Da quel giorno i nostri uffici hanno lavorato per sistemare la numerosa quantità di documenti, in modo tale che i cittadini possano oggi consultarli on line e conoscere quali sono i comportamenti che dovranno adottare nello scongiurabile caso di calamità naturali. Per assicurare la massima diffusione possibile dei contenuti essenziali del Piano, a breve saranno stampate 30.000 copie di una brochure contenente anche dei consigli utili per affrontare le situazioni di pericolo, che saranno diffuse negli uffici pubblici e nei luoghi più frequentati dalla gente”.
Riga ha inoltre sottolineato come sia fondamentale il rapporto con le altre istituzioni coinvolte nell’emergenza. “Proprio per questa ragione – ha spiegato – abbiamo inviato una nota ai dirigenti scolastici, raccomandando, in virtù dell’autonomia di cui dispongono le scuole e alla luce dell’esperienza acquisita, di organizzare le prove di evacuazione nei singoli plessi, individuando le aree di attesa più idonee e prive di rischi nei pressi di ciascun sito. L’istituzione scolastica – ha aggiunto l’assessore Riga – svolge un ruolo fondamentale di sensibilizzazione dei giovani, contribuendo allo sviluppo di un’adeguata cultura della sicurezza, anche attraverso lo svolgimento delle prove di evacuazione”.
“Ribadisco – ha concluso Riga – che l’amministrazione comunale ha già da tempo adempiuto al gravoso compito di adeguare il proprio Piano di Protezione civile per l’emergenza, per quanto di propria competenza. Per questo, non intendo rispondere alle accuse di immobilismo e mancanza di tale strumento, visto che sono smentite dai fatti”.
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