Abruzzesi nel mondo, tanti quanti in Abruzzo. Ma molto più affezionati


Pescara – SONO 1,2 MILIONI NEI CINQUE CONTINENTI, E CI VOGLIONO BENE – FIRMATO UN IMPORTANTE ACCORDO – Il presidente Gianni Chiodi ha partecipato questo pomeriggio, presso la sede del Consiglio Regionale di Piazza Unione, ai lavori della seconda giornata della seduta plenaria del Cram (Consiglio Regionale Abruzzesi nel Mondo). “Al Cram – ha detto il presidente Chiodi – con un pizzico di emozione porto il saluto degli abruzzesi che sono legati a chi è fuori per lavoro, ma continua ad avere nel cuore la sua regione d’origine. Noi con grande orgoglio, come Regione Abruzzo, abbiamo voluto che questa abruzzesità nel mondo potesse realizzarsi, grazie all’approvazione della Legge che ha istituito, nel giorno del 5 agosto, la Giornata degli Abruzzesi nel Mondo. Questa Legge – ha proseguito il presidente della Regione – ha avuto il merito di rafforzare il legame fra i nostri emigranti e la loro terra. Gli emigranti sono oggi tanti, quanti sono oggi gli abruzzesi che risiedono nella nostra regione, e rappresentano una vera e propria risorsa per tutti noi. Questi lavori del Cram, si tengono oggi in un momento storico particolare, un momento difficile per il mondo e per i Paesi europei. Si stanno affrontando sfide non facili che per quanto riguarda l’Abruzzo ci hanno costretto ad agire di conseguenza, anche con decisioni sofferte, ma sempre per il bene della nostra regione. Oggi per la prima volta nella storia, una generazione di italiani ha la consapevolezza che il futuro possa essere meno roseo di quello dei propri padri. Si è vissuto andando oltre le possibilità reali. Ora è arrivato il momento di invertire la marcia. Bisogna ridurre la spesa pubblica per ridurre il debito. E’ questa la strada da seguire per non lasciare una montagna di cambiali ai nostri figli. Dobbiamo affrontare questa congiuntura in maniera efficace. Oggi non si può più dare tutto a tutti. Prima forse lo si è fatto, sbagliando”. Il presidente ha poi parlato proprio del Cram, ricordando anche momenti non facili per l’associazione. Si è parlato insistentemente – ha aggiunto ancora Gianni Chiodi – di una proposta per l’abolizione del Cram, perchè ritenuto da alcuni un ente inutile. E questo nonostante i fondi notevoli ricevuti. Ma se i fondi sono stati utliizzati male, evidentemente si è sbagliato qualcosa, o comunque utilizzato male i fondi disponibili. Non basta avere un protocollo. Servono – ha spiegato il presidente della Regione – persone che con passione, dedizione e lungimiranza svolgano un compito per far fare in modo che il Cram funzioni e funzioni bene. Abbiamo messo nel Cram persone in grado di lavorare e lavorare bene, e far funzionare il Cram, facendo fruttare le risorse disponibili. Il problema da porsi è quello di come far funzionare il Cram. Per questo dico – concludendo – che oggi ci deve essere la fierezza per l’esistenza del Cram, ma occorre anche dell’altro. Dobbiamo anche finire di lamentarci come abruzzesi. Vogliamo per questo che il Cram rafforzi il sentimento di fierezza per essere abruzzesi, e in questo senso uno dei motivi di fierezza siete voi emigranti che avete affrontato situazioni difficili per riuscire a raggiungere obiettivi importanti, facendo sacrifici, lontano dai vostri affetti e dalla vostra terra. Oggi ci sono di nuovo le condizioni per ripartire e lavorare bene. Da quando spendiamo meno, spendiamo meglio, ma soprattutto otteniamo risultati. Noi abbiamo investito sulla formazione e sui giovani, ma oggi abbiamo una priorità: tornare a crescere. La sollecitazione come Regione Abruzzo che vi facciamo è quella che questa volta siamo noi ad avere bisogno di voi per favorire la nostra economia e i nostri imprenditori, e mettere a punto processi di internazionalizzazione per supplire alla crisi economica. Se un tempo eravate voi emigranti a rivolgervi a noi, oggi siamo noi Regione Abruzzo a chiedervi un aiuto per vincere le sfide che ci attendono sul mercato globalizzato. Solo tutti uniti possiamo, come Abruzzo, tornare a correre”.

CASTIGLIONE E FEBBO – Firmato oggi un importante protocollo d’intesa che vedrà l’associazione degli emigranti coinvolta a pieno titolo nelle dinamiche inerenti l’internazionalizzazione delle imprese abruzzesi, nell’ottica del Progetto Italia che vede in primo piano la nostra Regione. Il presidente del Cram Mauro Febbo ha sottolineato l’importanza del protocollo: “Gli abruzzesi sono e rappresentano una risorsa fondamentale per l’Abruzzo. Oggi, nel corso di questa seduta plenaria, si stanno ponendo le basi per avviare un percorso comune di crescita, con e grazie ai nostri emigranti che vivono nel mondo. La sottoscrizione di questo protocollo rappresenta solo il primo passo di un percorso comune che dovrà vedere Regione Abruzzo e Cram realizzare quegli obiettivi che possano portare ad una ulteriore crescita e ad un nuovo rilancio della nostra economia”. Alla seconeda giornata di lavori del Cram ha partecipato anche il vice presidente e assessore allo Sviluppo Alfredo Castiglione che ha sottolineato l’importanza del rilancio del prodotto Abruzzo fuori dai confini regionali e nazionali: “Abbiamo la possibilità, grazie a voi, abruzzesi nel mondo, di creare le premesse per un ulteriore sviluppo. Mettere a rete la vostra presenza è fondamentale per realizzare quella internazionalizazzione che è ormai condizione essenziale per il rilancio dell’economia in un momento di congiuntura negativa come quello che stiamo vivendo oggi. Il lavoro che voi emigranti potete fare in questo senso è fondamentale. Divulgare la nostra cultura e le nostre tradizioni, ma soprattutto far conoscere le nostre eccellenze, i nostri prodotti e le nostre peculiarità, diventa condizione fondamentale per crescere insieme, ottimizzando le risorse e mettendo in campo quelle sinergie essenziali per rispondere in maniera efficace ai mercati e alle sfide della globalizzazione”.


17 Ottobre 2011

Categoria : Cronaca
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