“Rifare l’Italia? Tutti debbono cambiare”
L’Aquila – “Rifare l’Italia” ha fatto tappa oggi a L’Aquila, dove Michele Fina ha voluto tenere una riunione significativa e importante per il movimento, che intende continuare il lavoro iniziato nell’incontro di Pesaro di inizio settembre.”Metteremo insieme ‘idee per la ricostruzione’ – spiega Fina (PD) – diremo la nostra sulla crisi e su come uscirne. L’Aquila e’ il simbolo piu’ grande delle incompiute del governo della destra”. ”E’ una ferita ancora drammaticamente aperta e dolorosa – sottolinea l’esponente pidi’ che testimonia della incapacita’ nel dare risposte ai bisogni e alle urgenze di una comunita’ e dell’intera societa’. E’ al tempo stesso il luogo di una cinica manipolazione mediatica, emblema del populismo demagogico e fallimentare che ha precipitato il Paese nella spirale del declino e della paralisi”. All’Aquila, anticipa Fina ”ci ritroviamo oggi in tanti, militanti politici e amministratori locali provenienti da tutta Italia, per dimostrare concretamente che una generazione e’ pronta a fare la propria parte, per lanciare insieme una proposta di forte discontinuita’ che ricostruisca sulle macerie provocate dalle ricette neoliberiste di questi anni”. Nel parterre, in verità , molti volti noti della politica, tra i quali il presidente della Provincia di Roma, Zingaretti.
Sul piano politico, per Fina non è questione di rinnovamento anagrafico e di cambio di nomi e cariche, ma di programmi e idee, per affrontare con uno spirito nuovo e differente il difficile momento del Paese. La sinistra deve alla gente innovazione, idee riformatrici, spinte ideologiche e ideali per essere anch’essa diversa dal passato, magari per prima. Rifare l’Italia non vuol dire cmabiare qualcosa e tirare innanzi, ma, appunto, ricostruirla e farne un paese moderno, europeo, capace di riacquistare dignità e prestigio internazionale. Tutti debbono cambiare, anche il PD.
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