Torna la Madonna d’Appari, il centro rimane una livida distesa di puntelli e rifiuti


L’Aquila – 116 CHIESE E CHIESETTE A POSTO – Se la ricostruzione della città e dei centri minori è ancora “a data da destinare”, in pratica livello zero, in compenso 116 chiese e chiesette sono state rimesse a posto. Un recupero di preziosi edifici e opere d’arte, ma un tempo si disse che, come in Friuli, occorreva ricostruire prima fabbriche e case, e poi le chiese. Qui sta accadendo esattamente il contrario, quasi sempre grazie a donazioni e generosità inestimabili. Ciò che invece dovrebbe rinascere con i soldi pubblici, case E nei centri storici, è al di là da venire. Quale città torneremo a vivere, fatta di sole chiese? Chi sa.
L’opera di restauro ha cancellato le lesioni provocate dal sisma alla struttura architettonica e agli affreschi, cosi’ oggi il Santuario della Madonna d’Appari a Paganica torna a splendere in tutta la sua bellezza. La chiesetta aquilana, una delle piu’ amate e conosciute in Abruzzo, riapre finalmente al culto dei fedeli. La comunita’ aquilana ha partecipato numerosa alla cerimonia di riapertura e oggi puo’ tornare a frequentare uno dei luoghi di culto piu’ suggestivi della regione. “Grazie al progetto ‘Una Chiesa per Natale’ – ha annunciato il vice Commissario Marchetti – 116 chiese lesionate dal sisma sono state rese agibili e riaperte al culto. L’iniziativa e’ nata dalla necessita’ di individuare , nell’ambito di ogni parrocchia, una chiesa che potesse riaprire per restituire alle comunita’ dei punti di aggregazione. Cio’ e’ stato possibile grazie all’accordo sul recupero del patrimonio culturale ed ecclesiastico, firmato a Roma nel luglio 2009, tra il Ministero per i Beni Culturali, la Conferenza Episcopale Italiana (CEI) e il dipartimento della Protezione Civile. Alle centosedici chiese finora ripristinate grazie a questo progetto, se ne sono aggiunte altre 39 grazie al Decreto n. 24/10 del Commissario delegato per la Ricostruzione Gianni Chiodi, modificato con il Decreto 71/11. Con questo nuovo stanziamento si e’ programmato di intervenire su chiese di particolare rilevanza storico-architettonica della citta’ e del cratere o di grande importanza per la comunita’”.
Incastonata tra la parete rocciosa e il corso del torrente Raiale, la chiesa dedicata alla Madonna d’Appari e’ stata restaurata grazie ad un doppio contributo. Il recupero strutturale dell’edificio e’ avvenuto grazie al finanziamento di 52 mila euro previsto nel progetto “Una Chiesa per Natale”, promosso dalla Struttura del vice commissario per la tutela dei Beni culturali, Luciano Marchetti, mentre l’intervento sugli apparati decorativi e’ stato finanziato dalla banca di Credito Cooperativo di Anagni con un contributo di 130 mila euro: una sponsorizzazione generosa che ha permesso di sanare a fondo i distacchi presenti con una puntuale opera di consolidamento e ricollocare i frammenti caduti dopo un’attenta revisione estetica del testo pittorico. I lavori, progettati e diretti dalla storica d’arte Biancamaria Colasacco della struttura commissariale sono stati eseguiti dalla Societa’ Cooperativa CBC (Conservazione beni culturali) di Roma. La cerimonia di riapertura si e’ svolta questa mattina, alla presenza, tra gli altri, dell’arcivescovo dell’Aquila mons. Molinari, del vescovo ausiliare mons. D’Ercole, del vice commissario per la tutela dei beni culturali, Luciano Marchetti e del presidente della Banca di Credito cooperativo di Anagni, Cataldo Cataldi. Tra i presenti anche il direttore regionale per i beni culturali e paesaggistici per l’Abruzzo, Fabrizio Magani, il consigliere regionale, Luca Ricciuti, la vice presidente della Provincia dell’Aquila, Antonella Di Nino, e il sindaco dell’Aquila, Massimo Cialente.


15 Ottobre 2011

Categoria : Cronaca
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