Grandi Rischi, udienza a rilento
L’Aquila – (Foto: l’aula lo scorso 20 settembre: piccola, scomoda e sorda) – Procede in un clima meno teso, ma sicuramente a ritmo rallentato da mille ostacoli, l’udienza nel processo alla Commissione Grandi Rischi, imputati la Protezione civile e alcuni scienziati accusati di non aver diffuso un adeguato allarme nel terremoto – centinaia di scosse sempre più forti da mesi – dell’aprile 2009. Questa mattina si è parlato del film della Guzzanti “Draquila”: bisogna stabilire se va allegato agli atti oppure no, insieme peraltro con altri documenti video (interviste e dichiarazioni degli scienziati). Si è anche dibattuto sul problema delle postazioni per operatori della tv. L’aula è piccola, stretta e sorda. Nessuno sente ciò che si dice, l’acustica non esiste. Molti chiedono di trasferire il processo altrove, magari nella nuova sede della corte d’appello presso la stazione, da poco inaugurata. Ma l’arredamento e il trasferimento di materiale dalla vecchia sede di Bazzano è appena cominciato, Insomma, difficoltà di ogni tipo, tra le quali sguazzano tutti coloro che vogliono solo rallentare il processo e renderlo estenuante, lungo. Comunque si va avanti. I magistrati intendono celebrarlo nel minor tempo possibile. Finora ci sono riusciti, in sede dibattimentale, sono in parte.
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