Rispunta il capoluogo discusso
Chieti – Riceviamo da Luciano Pellegrini: “L’aquila o Pescara? Pescara o L’aquila? (leggere L’ORGOGLIO AQUILANO ndr)
Il 26 febbraio 2011 all’Aquila si è svolta una conferenza “A 40 anni dai moti…” in Viale della Croce Rossa,75 organizzata da CasaPound Italia .
Nel 1971 all’Aquila scoppiarono i moti aquilani. Il motivo è stata la contesa con la città di Pescara per il capoluogo di Regione. Dal 26 Febbraio al 3 Marzo del 1971 ci furono molte proteste che sfociarono in gravi disordini. I cittadini aquilani furono molto compatti per farsi riconoscere questa loro priorità .
Il capoluogo di una regione nella situazione geografica dell’Aquila, a 700 metri di altezza, con collegamenti non veloci, la ferrovia con i treni a nafta, l’aeroporto senza un gestore e con la pista troppo corta, senza super strade che facilitano di raggiungerla, ha procurato da sempre seri problemi. Lo sdoppiamento degli uffici della regione con Pescara ha causato maggiori spese per i cittadini, oggi il terremoto ha decretato l’ultimo respiro.
La città è morta, abbandonata.
La mia perplessità è che ad ogni riflessione che faccio la risposta è irrisolvibile.
Per l’università si è cercato di invogliare gli studenti a frequentare le facoltà non facendo pagare le tasse. Ma gli affitti sono carissimi, le lezioni bisogna seguirle in posti di fortuna, palestre, pub, cinema non esistono.
Le chiese, i palazzi non possono essere ricostruite come prima. Piuttosto che fare le dimostrazioni con le carriole che trasportano qualche calcinaccio, vedrei meglio che le carriole fossero piene di cemento e mattoni per ricostruire quello che chiunque può fare. E’ sempre una mano che si da.
E le macerie? Se si rimuoveranno 2.000 tonnellate di materiale al giorno, ci vorranno almeno 12-18 mesi per la pulizia completa. La giacenza è stimata in 4.2 milioni di tonnellate. Le macerie giornalmente vengono scaricate nell’ex cava della Teges, in località Pontignone a Paganica. Un passo avanti è stato raggiunto con l’arrivo del trituratore che trasforma le macerie e ricava il tritato che si usa per il sottofondo viario o per gli argini fluviali.
Il 26 luglio, in piena estate ed in periodo feriale, c’è stata la firma fra i sindaci dell’Aquila, Massimo Cialente, e di Pescara, Luigi Albore Mascia – per avviare le attività per un gemellaggio tra le due città e per promuovere attività amministrative e istituzionali. Promotori di questa operazione sono stati il Presidente del Consiglio Regionale, Nazario Pagano, e del vice presidente vicario, Giorgio de Matteis .
Io ho interpretato questo gemellaggio come una forma per allontanare il problema: RINVIARE LA DISCUSSIONE SUL CAPOLUOGO DI REGIONE. Intanto esiste da diversi mesi il movimento: Pescara capoluogo d’Abruzzo”.
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