Internazionalità di una scrittrice
L’Aquila – (di Gianfranco Giustizieri *) – Il Premio Internazionale L’Aquila – Carispaq intitolato alla scrittrice aquilana Laudomia Bonanni torna ad attirare l’attenzione della critica nazionale e non, su di un’autrice che il tempo sembrava aver fatto dimenticare.
Infatti da qualche anno una nuova stagione si è aperta e gli studi sulla Bonanni hanno ripreso vigore. Libri e saggi critici hanno riesaminato il suo percorso letterario ed altri stanno per uscire. Attualmente sono in preparazione due tesi di laureande delle Università dell’Aquila e del Salento; nelle biblioteche e negli archivi più prestigiosi è stata depositata un’edizione elettronica dal titolo Affettuosamente Sua Laudomia Bonanni di Fausta Samaritani (a L’Aquila è presente presso la sede della Deputazione di Storia Patria e nell’Archivio Bonanni); un saggio di Margherita Ghilardi verrà presentato il 2 maggio 2012 a Firenze per poi fare tappa a L’Aquila ed un altro libro è in fase di avvio.
Ma l’avvenimento che suscita maggiore interesse è la prossima uscita negli Stati Uniti della traduzione dell’ultimo romanzo La rappresaglia, pubblicato postumo in Italia dalla casa editrice Textus.
A cura dell’Università di Princeton, tra i più qualificati atenei su scala mondiale, in collaborazione con uno dei maggiori editori di Chicago, il libro verrà portato all’attenzione dei lettori e della critica d’oltreoceano.
I docenti di Princeton, durante la preparazione della Prefazione, hanno espresso il loro entusiasmo per una scrittrice che giudicano di levatura internazionale e che non può essere racchiusa soltanto tra le mura aquilane. Il manoscritto originario di questo libro aveva già conosciuto un’avventura extraterritoriale come la Samaritani ha rivelato. Scritto dalla Bonanni con il titolo Stridor di denti, fu consegnato nel 1949 e quindi nell’immediato dopoguerra alla Mondadori che lo rifiutò non ritenendo conveniente la pubblicazione di un libro che trattava argomenti ancora scottanti per quel periodo (la cattura di una partigiana da parte di un gruppo di fascisti). La scrittrice riprese immediatamente il manoscritto andando personalmente a Milano e forse tentando una pubblicazione in America con la partecipazione ad un concorso bandito dalla Harper e Brothers di New York. Poi Stridor di denti scomparve misteriosamente. Altri studi ne hanno ripercorso successivamente le tracce ritrovando alcuni elzeviri e luoghi che inequivocabilmente legano la stesura dell’originale con un altro romanzo La rappresaglia che la Bonanni aveva riposto nel cassetto. Da qui la pubblicazione postuma ed il volo negli Stati Uniti. Intanto nuovi interessi si stanno aprendo in Inghilterra a seguito di un’altra lontana traduzione: il racconto Il mostro, tratto dal libro Il fosso vincitore del premio opera prima “Bagutta” nel 1950.
Del resto precedenti romanzi avevano già decretato l’internazionalità della Bonanni. Nel 1965 e nel 1968 l’editore Albin Michel aveva portato in Francia L’adultera e L’imputata entrambi accolti con grande entusiasmo dalla stampa e dalla critica d’oltralpe, mentre in Spagna l’editore Vergara aveva già fatto conoscere nel 1962 la traduzione de L’imputata.
Questo percorso ci permette di affermare che nuovi riconoscimenti internazionali stanno per arrivare ad una scrittrice pluripremiata ma spesso dimenticata.
* Studioso e ricercatore
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